A Venezia la facoltà di Medicina ospitata al Giustinian dal 2027

Il corso di laurea in inglese dell’Università di Padova inizierà quest’anno all’ospedale Civile e poi si trasferirà. Antoniol (Ulss 3): «Occasione per sistemare gli spazi vuoti»

Eugenio Pendolini
L’ospedale Giustinian che ospiterà il corso di Medicina
L’ospedale Giustinian che ospiterà il corso di Medicina

Preparativi in corso all’ospedale Civile di Venezia per l’avvio della facoltà di Medicina in inglese, dell’università di Padova, destinata ad iniziare a ottobre prossimo. Gli spazi della struttura in campo San Giovanni e Paolo sono destinati ad ospitare gli studenti solo per i primi due anni. Dall’anno accademico 2027-2028, infatti, la facoltà si trasferirà all’ospedale Giustinian, a Dorsoduro.

L’ipotesi, ventilata nei mesi scorsi dopo l’ufficializzazione del progetto, viene confermata dal direttore amministrativo dell’Ulss 3, Luigi Antoniol: «Sarà un’occasione per risistemare gli spazi del distretto. Si tratta di una soluzione valida anche per motivi logistici, su cui comunque ora inizierà una programmazione in previsione dei prossimi anni».

Sono ampi svariate migliaia di metri quadri gli spazi oggi inutilizzati all’interno dell’ospedale Giustinian, dotato anche di un cavedio interno. Ora, fa sapere il direttore amministrativo dell’azienda sanitaria, inizierà anche l’attività di reperimento delle risorse necessarie alla sistemazione del Giustinian stesso e dell’allestimento dei suoi spazi. Il progetto di trasferire qui la facoltà di medicina si pone dunque anche l’obiettivo di rilanciare la struttura di Dorsoduro.

Nel frattempo, però, le attività sono concentrate sull’allestimento degli spazi interni all’ospedale Civile e alla scuola grande di San Marco destinati agli studenti internazionali.

«Questo corso», spiegano il dottor Antoniol e la dottoressa Elisabetta Spigolo, a capo della formazione per l’Ulss 3, «rappresenta una porta verso l’Oriente. Si tratta di un corso di laurea in lingua inglese, sicuramente riusciremo ad attrarre studenti da tutta l’Asia. Il progetto sta diventando una calamita, la nostra speranza è di poter dare vita a nuove collaborazioni con altri enti territoriali».

Alle aule all’interno del Civile saranno affiancati gli spazi da destinare ai servizi per gli studenti. E quindi: mensa, connessione internet, aule studio, foresteria, spazi per i docenti e collegamenti da e verso San Giuliano per il personale docente. Gli spazi per queste attività saranno integrati con i corsi professionali già attivi, quindi nelle strutture di recente costruzione intorno al padiglione Jona.

Ai cento iscritti di Medicina, infatti, si affiancano gli 80 studenti di Fisioterapia, i 31 di Tecniche audiometriche e, dal prossimo anno, i 20 di Osteopatia e i 25 di Riabilitazione psichiatrica.

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