Medici accusati di truffa chiesto il rito abbreviato
C’erano tutti in aula, ieri, in pratica l’élite degli ortopedici veneti: devono rispondere di truffa aggravata ai danni della Regione e dell’Asl 12 per una cifra complessiva di 662 mila euro, almeno a quanto sostengono i carabinieri del Nas, che avevano compiuto le indagini. A difenderli davanti al giudice veneziano Marta Paccagnella, che ha rinviato l’udienza al prossimo 20 marzo, tra i migliori legali veneti: gli avvocati Alessandro Rampinelli, Paola Bosio, Alessandro Compagno e Renzo Fogliata di Venezia, gli avvocati Riccardo Benvegnù e Carlo Covi di Padova, l’avvocato Maurizio Paniz di Belluno. Sette di loro hanno chiesto il rito abbreviato in modo da evitare il processo in aula e farsi giudicare dal giudice dell’udienza preliminare allo stato degli atti: sono il 56enne Nicola Marzano (ortopedico di Vicenza), il 57enne Roberto Vianello (ortopedico Mogliano), il 68enne Renato Viola (ortopedico di Venezia), il 49enne Giovanni Carta (ortopedico di Valdagno), il 62enne Christos Frangos (ortopedico di Padova), il 68enne Michele Romanelli (ortopedico di Belluno)e il 51enne Roberto Corezzola (ortopedico Treviso). Altri quattro decideranno prima della prossima udienza, sono il 52enne Stefano Scarpa (dermatologo di Padova), il 43enne Dimitrios Kontothanassis(chirurgo vascolare di Ferrara), il 59enne Maurizio Longo (chirurgo plastico di Padova) e il 66enne Paolo Tedesco (ortopedico di Monfumo), mentre il manager 72enne Alberto Graffitti, all’epoca dei fatti direttore generale e azionista del Policlinico San Marco di Mestre, affronterà l’udienza preliminare con il rischio di finire davanti al Tribunale.
Stando alla richiesta di rinvio a giudizio, in 159 casi per gli interventi chirurgici sui pazienti il Policlinico avrebbe percepito dalla Regione attraverso l’Asl 12 rimborsi maggiori rispetto a quelli previsti dal prontuario. I fatti riguardano tutti il primo semestre 2006, ma il mese scorso il Nucleo regionale di controllo ha inviato all’autorità giudiziaria un atto dal quale risulta che le nuove tariffe per i rimborsi, tariffe inferiori a quelle praticate in precedenza, andavano praticate dalla data del 7 novembre 2006. È probabile, quindi, che sarà lo stesso pubblico ministero Federico Bressan a chiedere l’assoluzione per la maggior parte dei medici, che hanno richiesto del tutto lecitamente le tariffe dei rimborsi in vigore nel primo semestre 2006. Regione e Asl 12 si sono costituite comunque parte civile con l’avvocato Franco Zambelli (una costituzione «temeraria» secondo l’avvocato Rampinelli). Zambelli ha precisato che non chiederà il risarcimento al termine del procedimento con rito abbreviato, riservandosi probabilmente di farlo in sede civile.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia