Medaglia del Quirinale al Premio “Cristina Pavesi”

CAMPOLONGO. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella premia con una medaglia gli organizzatori del concorso letterario Cristina Pavesi dedicato alle vittime delle mafie. Proprio sabato 6...
VIGONZA PD 20000301 CRISTINA PAVESI MORTA A VIGONZA DOPO L'ASSALTO AL TRENO ( / IDEALFOTO 1990)
VIGONZA PD 20000301 CRISTINA PAVESI MORTA A VIGONZA DOPO L'ASSALTO AL TRENO ( / IDEALFOTO 1990)

CAMPOLONGO. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella premia con una medaglia gli organizzatori del concorso letterario Cristina Pavesi dedicato alle vittime delle mafie. Proprio sabato 6 giugno alle 18.30, a Campolongo in occasione delle premiazioni dei ragazzi che hanno partecipato al Concorso ci sarà una messa di commemorazione dedicata proprio a Cristina Pavesi, a 25 anni dalla sua morte ad opera della mafia veneta nata proprio a Campolongo. Sarà anche un momento di riconciliazione del paese con le vittime di quegli anni. Intanto ieri l’arrivo della medaglia del presidente della Repubblica: «Siamo euforici», spiega l’ideatrice del concorso, Oriana Boldrin, «oggi è arrivato un premio graditissimo per l'iniziativa del concorso: una medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica con l’effige della Repubblica italiana, con una lunga lettera del presidente Mattarella, conferita agli organizzatori ed al Comune di Campolongo. Con questa medaglia il presidente Mattarella ha voluto augurarci buon lavoro e dimostrarci la sua vicinanza. La medaglia sarà consegnata pubblicamente sabato durante la festa della legalità al sindaco Alessandro Campalto perché sia esposta al pubblico, cioè nella teca dell'ufficio del sindaco in Comune».

Molto soddisfatti anche il sindaco Alessandro Campalto e l'assessore Mattia Brentan. «Questo è un premio meritato», spiegano gli amministratori, «che arriva dopo anni di lungo ed intenso lavoro per la cultura della legalità, della quale il Comune Campolongo va molto fiero. Nella nostra regione siamo fra i più impegnati su questo versante. Come un medico, che mantiene sana una persona con sane regole di vita, così noi preveniamo l'illegalità con le regole della legalità e della responsabilità». (a.ab.)

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