Maxi stangata sui posti barca a Cavallino
CAVALLINO. Richieste di conguaglio retroattivo fino al 1989 per i posti barca in laguna: circa mille i concessionari di Cavallino-Treporti raggiunti dalle raccomandate del Magistrato alle Acque che richiedono entro 120 giorni il pagamento delle cifre che in alcuni casi superano i duemila euro. Si tratta di privati, pescatori professionali, artigiani che lavorano nelle isole, tutti soggetti che necessitano del posto barca e per decenni, quando la gestione competeva al Demanio, hanno pagato i bollettini prestampati da 180 euro annuali per avere il posto barca in laguna. Ora che dal 2010 è subentrato il Magistrato alle Acque nella gestione delle concessioni di spazi acquei nella gronda lagunare è emerso l'errore di calcolo basato su tabelle errate. La cifra corretta secondo il Magistrato alle Acque è di 370 euro annui da recuperare in modo retroattivo fino al 1989.
«I contribuenti». protesta l'assessore Mirco Bodi, «non avevano modo di verificare l’esattezza del bollettino precompilato con l’importo da pagare». I concessionari stanno ricevendo dal Magistrato una lettera raccomandata nella quale si informa che sono in corso la ricognizione e il controllo di tutte le concessioni riguardo l'importo del canone, l'indennità di occupazione senza titolo e la regolarità dei pagamenti.
«Il Magistrato sottolinea», aggiunge Bodi, «di avere l'obbligo di ricalcolare l'importo del canone con effetto retroattivo fin dal momento in cui è venuta in essere la concessione (anche fino al 1989) e ciò si traduce in ulteriori esborsi anche di migliaia di euro. Il Magistrato intima ai concessionari di versare entro 120 giorni dalla data della comunicazione, l'eventuale differenza, a decorrere dall'anno di rilascio della concessione e fino all'annualità 2013, nulla valendo la possibilità di eccepire la prescrizione dei termini e senza possibilità di rateizzazione per un errore fatto dalla burocrazia. Ora chiederò al Magistrato alle Acque di verificare la legittimità del pagamento degli arretrati e organizzare un’iniziativa pubblica di informazione per valutare e concordare azioni di tutela e di difesa dei contribuenti».
Francesco Macaluso
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