Maxi schianto fra Tir, muore a 23 anni
MOGLIANO. Stava viaggiando a bordo del suo camion, lungo la carreggiata nord dell’A27, quando, invece di seguire le indicazioni luminose e mantenere la marcia sulla seconda corsia, ha deviato la direzione, imboccando la prima corsia dove erano fermi due camion di una ditta che si occupa della colorazione delle righe sull’asfalto.
L’impatto è stato violento e per l’autista della ditta Ecogeo di Conegliano, Simone Rossi, 23 anni di Castello Roganzuolo, non c’è stato nulla da fare. L’incidente ha provocato tre chilometri di coda. A mezzogiorno il traffico è tornato alla normalità. L’incidente mortale è avvenuto nella mattinata di ieri, poco dopo le 9.30, sulla carreggiata nord dell’A27, tra la barriera di Mogliano e il casello di Treviso sud. Sulla carreggiata erano in corso i lavori di colorazione della linea continua che divide la corsia d’emergenza dalla prima corsia di marcia. Incolonnati, c’erano due camion della ditta che si occupa di segnaletica stradale. La loro presenza era avvisata, 500 metri prima, da un camioncino mobile con una grossa freccia che indicava ai veicoli in transito un restringimento di carreggiata obbligandoli a viaggiare sulla seconda o terza corsia. Ad un certo punto, all’altezza di Casale sul Sile, i due camion della ditta che stavano rifacendo la colorazione della linea continua si sono fermati, uno dietro l’altro, mantenendo una distanza di sicurezza. Poco dopo è arrivato il camion di una ditta di spurghi di Conegliano, che dalla seconda corsia si è spostato sulla prima ed è andato a tamponare proprio uno dei due camion. L’impatto è stato piuttosto violento. Il camionista della Ecogeo, il 23enne Simone Rossi, è rimasto incastrato nell’abitacolo. Purtroppo, però, quando i vigili del fuoco l’hanno estratto dall’abitacolo, per lui non c’era più nulla da fare. Inspiegabile la sua manovra: l’autista potrebbe essere stato vittima di un malore. O fatale potrebbe essere stata una distrazione. Simone Rossi avrebbe compiuto 24 anni il prossimo 10 giugno. Lutto a San Fior la città trevigiana del camionista deceduto. «Il camion era la sua passione, ha sempre fatto questo lavoro. Non mi rendo ancora conto, non posso credere che stasera non tornerà più a casa». Nonna Caterina è sconvolta, così come gli altri familiari. Mamma Nerella e papà Maurizio, accompagnati dal titolare della Ecogeo, Cristiano Rachello, ieri si sono recati in ospedale per il riconoscimento della salma. Il 23enne lascia anche il fratello gemello Cristian, a cui era legatissimo. Simone ieri all'alba, come ogni mattina, era partito dalla sua casa in via Livenza, a Castello Roganzuolo, per recarsi nella sede della Ecogeo, in zona Campidui a Conegliano. Lì è salito sul suo mezzo e, imboccata l'autostrada, ha iniziato il suo turno lavorativo. Da circa tre anni era dipendente dell'impresa di spurghi di Conegliano. Dopo aver terminato le scuole dell'obbligo, Simone aveva iniziato a lavorare e a 18 anni ha conseguito la patente. Tanti amici hanno espresso il cordoglio ai familiari. Simone era un ragazzo sorridente e di compagnia, amava fare festa.
Marco Filippi
Diego Bortolotto
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