Maxi rissa Hudorovic-bengalesi In quattro patteggiano sei anni

Pena sospesa e niente carcere per gli esponenti del nutrito clan, che vivono in piazza Mercato I parenti aspettano cinque ore la scarcerazione: si considerano vittime delle provocazioni
Di Carlo Mion

MARGHERA. Patteggiano la pena ed escono dal carcere, uno però rimane agli arresti domiciliari. Sono i quattro appartenenti alla famiglia Hudorovic, protagonisti della maxi rissa tra una ventina di persone, avvenuta lunedì sera in via Stefani. Erano stati arrestati dai carabinieri che in forze, assieme alla polizia, erano intervenuti per riportare la calma.Ieri mattina la convalida dell’arresto davanti al giudice monocratico Rocco Valeggia e poi il patteggiamento nel processo per direttissima. Alla sbarra c’erano: Angelo Abatescianni, 25 anni, che ha rimediato un anno e 6 mesi; la suocera Mariù Hudorovic (38), un anno e 6 mesi; lo zio di questa, Antonio Nadir Hudorovic, detto Antony (50), un anno e 4 mesie; suo figlio Deplyr Hudorovic (25), un anno e 8 mesi. Quest’ultimo, che aveva una condanna già passata in giudicato, è stato messo ai domiciliari nell’abitazione della zia, madre di Mariù. Per tutti la pena è stata sospesa, ma se commettono un reato e vengono condannati viene cancellata la sospensione e finiscono in carcere. I reati per cui sono stati condannati sono: lesioni, rissa, minacce, violazione di domicilio e danneggiamento.

A sostenere gli imputati ieri mattina in tribunale a Mestre si sono presentati diversi parenti, una quindicina di persone che hanno atteso per oltre cinque ore, la scarcerazione degli imputati. Parenti che giurano sull’innocenza dei quattro, del fatto che in Italia vengono puniti sempre gli innocenti e che la prossima volta prima si faranno giustizia da soli e poi chiameranno le forze dell’ordine. E soprattutto che la loro famiglia è vittima delle provocazioni degli stranieri. Sta di fatto che i loro parenti sono stati condannati.

All’uscita baci e abbracci e la constatazione che lo scontro fisico di lunedì sera è stato decisamente pesante. Infatti i quattro portavano addosso, evidenti, i segni della rissa. I quattro erano difesi dagli avvocati Maria Rosa Cozza, Giacomo Rosso e Marco Seppi.

Spranghe, bastoni e una katana per colpirsi, una decina i feriti, quattro arresti e quattro denunce: questo il bilancio della maxi rissa, scoppiata tra un ventina di persone, lunedì poco dopo le 22 a due passi da piazza Mercato. A picchiarsi in maniera selvaggia appartenenti al clan degli Hudorovic, che vivono in piazza Mercato, e un gruppo di bengalesi tra cui il titolare della pasticceria “Dolci magie”. I denunciati sono tre bengalesi e un italiano. Per riportare la calma sono intervenuti carabinieri e polizia con una decina di pattuglie. La causa della rissa è da ricondurre ad un precedente episodio, avvenuto il 6 agosto, nello stesso negozio di dolci: a seguito di una lite per futili motivi tra il titolare dell'esercizio e quattro del clan Hudorovic, questi ultimi avevano danneggiato il negozio e minacciato il titolare, originario del Bangladesh. Quest'ultimo aveva denunciato l'episodio al locale commissariato di polizia, provocando la ritorsione dei denunciati, che avevano deciso di farsi giustizia da sé, organizzando il raid punitivo. L'intervento in forze di carabinieri e polizia ha determinato la fine della rissa e impedito che la situazione degenerasse.

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