Maxi rissa tra giovanissimi a Mestre: calci, pugni e cartelli stradali divelti

Sabato sera, dalle 22 a mezzanotte, un centinaio di minorenni si sono scatenati tra via Poerio, piazza XXVII Settembre e piazzale Cialdini, facendo intervenire Volanti, polizia locale e Lagunari

Giacomo Costa
Uno dei numerosi passaggi delle forze dell'ordine in via Poerio
Uno dei numerosi passaggi delle forze dell'ordine in via Poerio

La prima chiamata alla centrale operativa della polizia locale è arrivata poco dopo le 22.30 di sabato sera, quando la situazione in via Poerio si è fatta insostenibile. Alle musica ad alto volume, alle grida, si sono presto aggiunti i vetri rotti, le urla degli antifurto. Poi le sirene delle Volanti della polizia, delle pattuglie di pronto intervento del comando del Tronchetto, sottolineate dal lampeggiante della Jeep dei lagunari, anche quella a supporto di almeno cinque auto in livrea. L’arrivo delle forze dell’ordine ha scatenato il fuggi fuggi generale, ma il problema ha continuato a spostarsi da un incrocio all’altro del centro di Mestre. E, quando il branco è arrivato in piazzale Cialdini e le tensioni sono esplose di nuovo - tra spinte, calci e pugni - qualcuno ha persino strappato dall’asfalto un cartello di divieto di sosta, brandendolo per il palo come un’enorme mazza.

Sabato sera, per circa un’ora, tra via Olivi, piazza XXVII Ottobre, piazzetta Coin e piazzetta Zorzetto, oltre un centinaio di ragazzini si sono scatenati, causando una raffica di problemi e preoccupando residenti e passanti. Praticamente tutti minorenni, maschi e femmine, italianissimi e stranieri, sciamavano da un punto all’altro del centro. Molti di loro barcollavano tra le isole pedonali e le rotaie del tram, crollavano sulle rastrelliere rosse portabiciclette, gli amici vicini che si divertivano a sottolineare a voce alta quanto fossero ubriachi. Poi, a cadenza di cinque o dieci minuti, volava una bottiglia, partiva un insulto, e la situazione degenerava in una zuffa.

A sparpagliare i gruppi, a più riprese, sono arrivate le forze dell’ordine: anticipate dal suono delle sirene le auto causavano l’immediata fuga dei ragazzini - almeno di quelli che erano in grado di correre - e, poco dopo, lo spostamento in massa verso un’altra zona.

Gli scontri, pur continui, non hanno mai richiesto l’intervento del 118, ma gli agenti della questura e della Locale sono stati impegnati per oltre un’ora a scongiurare che le cose si aggravassero. A mezzanotte l’aria di piazza Barche era ancora tagliata dal lamento bitonale di una Volante.

Difficile capire cosa abbia scatenato le zuffe, probabilmente alimentate solo dall’alcol, ma anche senza motivazioni particolari l’aggressività dei ragazzi ha preoccupato chiunque li abbia incrociati. Nessuno è stato identificato o portato in questura o nelle celle di sicurezza di Isola nova, ma nelle prossime ore le autorità controlleranno uno per uno i filmati della videosorveglianza comunale per capire le esatte dinamiche e tutto quello che è accaduto ieri sera

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