Maxi furto di rame dal tetto del cimitero

I ladri soni entrati in azione nella notte e hanno smontato dalla struttura del camposanto 150 metri quadri di “oro rosso”

NOALE. Un lavoretto preparato nei minimi particolari e prendendosi un bel po’ di tempo perché per asportare 150 metri quadrati di rame, più i pluviali, non ci devono aver impiegato un minuto. Non solo; per estrarre l’oro rosso, così detto, hanno distrutto il tetto non di un edificio qualunque ma del cimitero. Ieri mattina il custode di Noale della struttura di via Cerva si è trovato davanti a una scena mai vista: il materiale d’isolamento era stato scaraventato a terra qualche ora prima, spaccato in mille pezzi.

Tombe e loculi non sono stati toccati ma i danni sono ingenti; gli uffici del municipio devono ancora stabilire una cifra esatta ma si parla di migliaia di euro. Indagano i carabinieri, intervenuti assieme a una ditta specializzata, per ripulire il camposanto, gli operai e tecnici del Comune e l’assessore alla Manutenzione Andrea Muffato. «Dispiace per il luogo dov’è avvenuto l’episodio» spiega il sindaco Patrizia Andreotti «perché è sacro. C’è furto e furto, quel posto è stato profanato» I ladri sapevano bene dove andare: nell’ala nuova. Per entrare, hanno forzato i tre ingressi non solo per aprirsi i varchi ma anche per consentire a un furgone di entrare. Invece per raggiungere il rame sopra il tetto, si sono serviti di una scala e hanno scardinato il possibile pur di prelevarlo. Senza troppo impietosirsi per essere in un cimitero, e con tutti gli attrezzi necessari, hanno staccato il rivestimento, gettato a terra e prelevato l’oro rosso. Una volta caricato in furgone, si sono dileguati.

Pare che nessuno si sia accorto di quanto successo e l’allarme è scattato solo il mattino, all’apertura del normale orario. Il camposanto non è stato chiuso, se non l’ala interessata al furto e per il periodo necessario per la rimozione del materiale e dei detriti. Già nel primo pomeriggio la situazione era tornata alla normalità e oggi non ci sarà alcun problema.

«Un fatto grave» commenta Muffato «e mi auguro che le forze dell’ordine individuino e prendano i responsabili. Il tetto interessato dal furto è stato messo in sicurezza e i futuri rivestimenti non saranno fatti con materiali di pregio». Per definire una cifra esatta dei danni si dovrà aspettare, perché si dovrà fare un preventivo anche per riparare la copertura dell’edificio. Oro rosso e cimiteri, una storia già vista nel comune di Noale; nel marzo del 2011, ancora nel capoluogo, i ladri si era impossessati di oltre 60 metri di materiale, mentre due mesi prima era toccato a Cappelletta, dov’erano state portate via grondaie per un valore di 1500 euro. Stavolta ci sono andati giù in modo pesante.

Alessandro Ragazzo

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