Maxi furto di plastica sgominata banda di ladri

San Stino. Tre cugini nomadi sono stati arrestati per il colpo alla Tecnopress Incastrati dall’antifurto satellitare posto all’interno del trattore usato per il colpo
Di Rosario Padovano

SAN STINO. Tre persone arrestate e tre denunciate per furto aggravato, tutti residenti in due campi nomadi del Veneto.

È questo il bilancio di un'operazione dei carabinieri della compagnia di Portogruaro che hanno sgominato la banda che rubava materiale plastico nelle aziende.

Le tre ordinanze di custodia cautelare in carcere riguardano i cugini Maurizio Ahmetovic, arrestato a Castagnaro, in provincia di Verona; Antony Ahmetovic, 22 anni, residente a Badia Polesine, e Sergio Ahmetovic, residente a Ariano Polesine. Tra i denunciati figurano invece A.K., 41 anni di Badia Polesine, E. A., 24 anni di Ceneselli e B.S., 32enne senza fissa dimora.

Le indagini si erano sviluppate dopo il clamoroso furto di decine di quintali di materiale plastico per un valore di 70mila euro, rubati il 7 ottobre scorso dall'interno della ditta Tecnopress di San Stino di Livenza, e che vennero ritrovati qualche giorno dopo in provincia di Padova.

Quella notte i ladri, dopo aver rubato un trattore stradale dalla ditta Mariutti di Noventa di Piave, si erano diretti alla zona industriale di San Stino, facendo razzia di decine di bancali di plastica alla Tekno Press e portandoli via agganciando un semirimorchio presente nella zona, appartenente al Consorzio Artigiano Friuli. Il trattore stradale, abbandonato a Curtarolo, disponeva però di un antifurto satellitare. Gli investigatori avevano così scoperto che il camion aveva effettuato una breve sosta nella zona industriale di San Giorgio in Bosco, sempre nel padovano.

Era lì che avevano scaricato il materiale rubato, poi rinvenuto alla Klip di Curtarolo la cui titolare fu denunciata per ricettazione.

I malviventi sono stati traditi anche dal sistema di "scorta" che avevano inventato. I camion con il materiale rubato infatti era "accompagnato" da due vetture, una Fiat Punto e una Fiat Multipla, che riconducevano a una famiglia di zingari molto nota, gli Ahmetovic. I carabinieri sono così riusciti, attraverso gli scontrini del pedaggio, a ricavare le impronte digitali di due persone: Sergio e Antony Ahmetovic.

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal giuidice per le indagini prelimari di Pordenone, Roberta Bolzoni. Gli arresti sono stati eseguiti ieri.

Le indagini continuano per scoprire se gli Ahmetovic sono implicati anche in altri furti analoghi avvenuti nelle province di Padova, Venezia e Verona. Se il titolare della Tekno Press non avesse recuperato il materiale rubato l'azienda sarebbe fallita.

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