Maxi frode in Riviera arresti domiciliari per due

Il Tribunale del Riesame ha concesso la scarcerazione di Fattori e Tamburrini Oggi la decisione sulla misura cautelare per altri indagati detenuti in cella
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - PIAZZA SAVELLI 120, UFFICI DELLA DITTA A.GE SRL
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DOLO. Frode fiscale milionaria: in due hanno lasciato il carcere, per gli altri restano confermarti gli arresti domiciliari mentre c’è attesa per oggi quando il tribunale del Riesame di Venezia dovrà pronunciarsi sulla richiesta di alleggerimento della misura per altri indagati eccellenti nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm padovano Emma Ferrero. Pm che si è battuta davanti ai giudici del Riesame per confermare il carcere a carico di due indagati, partecipando all’udienza. Inutile: hanno prevalso le ragioni della difesa.

Così sono stati concessi gli arresti domiciliari a Mathia Fattori, 35 anni di Camponogara (difeso dal penalista trevigiano Fabio Capraro), il geometra che lavora per la Ticino Edile, accusato di concorso in associazione a delinquere in quanto incassava il contante tramite le carte di credito per conto del sodalizio criminale. L’avvocato Capraro ha rilevato che i fatti contestati erano limitati a pochi mesi del 2015. Dal carcere Due Palazzi di Padova, è passato agli arresti domiciliari nella sua casa di Caserta anche il commercialista Pasquale Tamburrini (difeso dall’avvocato Marco Campora): deboli i gravi indizi di colpevolezza mentre lo stretto arco temporale di collaborazione con le società del gruppo e le scarse intercettazioni ambientali che lo riguarderebbero non sono state sufficienti a tenere in piedi il provvedimento più pesante.

Restano ai domiciliari Agnese Bleve, 43enne di Padenghe sul Garda, Adriano Baggio, 52enne di Jesolo (avvocato Marina Infantolino), Elisa Peron, 30enne di Noventa Padovana (difensore Paolo Marson) e Laura Borgatello, 29enne di Sant’Angelo di Piove (avvocato Emanuele Compagno). Nei confronti di quest’ultima la misura era già stata alleggerita per motivi di salute: oltre a tenere i rapporti con le banche, l’impiegata faceva continui viaggi a Bratislava (dove non c’è limite di prelievo) per recuperare in media 250 mila euro alla volta in contanti.

Non da sola: con lei Laura Soranzo, 38enne di Abano Terme, ancora detenuta (avvocato Carlo Mursia): pure per lei l’udienza del Riesame è fissata per domani. Soranzo ci spera. Del resto, ha collaborato ammettendo quei viaggi eseguiti secondo le indicazioni di Salvatore Lazzarin, 64enne di Dolo e da Massimo Carraro, 53enne di Padova (difeso dal penalista Ernesto De Toni): per il primo il Riesame è domani, mentre il secondo non ha presentato nessuna istanza per modificare la misura cautelare. Lazzarin si era avvalso della facoltà di non rispondere; Carraro ha confessato. Sempre domani si discute la scarcerazione del commercialista Maurizio Soloni, 55 anni di Brescia.

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