Maxi controlli anti-crimine a Mestre: utilizzato anche un elicottero
MESTRE. Iniziato il giro di vite della polizia contro la criminalità diffusa nelle zone diventate simbolo di spaccio, violenza e degrado. Nei primi due giorni di controlli supplettivi sono stati passati al setaccio i luoghi di ritrovo di gente che vive di espedienti o di spaccio. Complessivamente sono state identificate una novantina di persone, il cinquanta per cento delle quali con precedenti. Una decina di queste non aveva documenti. Si tratta in particolare di magrebini, tre sono stati fotosegnalati e denunciati perché clandestini. Allontanate con foglio di via due prostitute da poco uscite di prigione, dopo l’arresto per rapina e sfruttamento di altre ragazze. Si tratta di due ungheresi che, quando lavorano, nella prima parte della serata si prostituiscono nell’atrio del cosidetto “Palazzo Giallo”, al civico 161 di Via Piave. E poi si trasferiscono sul Terraglio.
Sempre la prima notte sono state recuperate tre biciclette rubate. Mentre uno dei fermati è stato denunciato anche per il possesso di sostanza stupefacente. Sempre restando a Mestre i controlli hanno riguardato anche Zelarino e Chirignago, di recente presi di mira da bande di predoni della notte che hanno fatto vere e proprie razzie negli appartamenti. Spostandosi a Marghera i controlli hanno riguardato in particolare via Fratelli Bandiera, l’area verde vicino a Panorama e alcuni locali ritrovo di pregiudicati. Qui sono stati identificati gli avventori. Almeno dodici dei quali avevano precedenti per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Si tratta in particolare di bulgari.
In via Fratelli Bandiera un tunisino fermato per essere identificato è stato denunciato per il possesso ingiustificato di arma, aveva un coltello a serramanico in tasca, e per aver fornito un documento falso. Tre degli stranieri identificati sono stati espulsi. Uno di loro aveva in tasca cinquecento euro. Gli investigatori sospettano si tratti di denaro di provenienza illecita. Un altro senza documenti e con vari alias fermato ieri, è stato portato al Cie di Taranto. I primi controlli sono scattati con l’impiego di una cinquantina di uomini di polizia provenienti al Reparto Prevenzione Crimine di Padova dei commissariato di Marghera e Mestre. In ausilio anche un’unità cinofila della Guardia di Finanza. Le zone interessate dal massiccio controllo, possibile con l'arrivo di otto pattuglie in più del reparto anti-crimine della polizia, hanno riguardato soprattutto l'area della stazione ferroviaria, via Piave, piazzale Bainsizza, ma anche Marghera e via Fratelli Bandiera, dove sono stati controllati alcuni bar. Il primo servizio è terminato poco prima delle 2. Ieri pomeriggio la replica.
Più o meno nelle stesse zone e con attenzione particolare anche in alcune aree verdi della città, diventate punto di ritrovo di spacciatori e clienti provenienti da fuori Mestre. Diversi i giovani tossicodipendenti, controllati, e arrivati a Mestre per acquistare lo stupefacente. Ieri pomeriggio è stato utilizzato anche un elicottero del “X Reparto Volo” della Polizia di stanza all’aeroporto Marco Polo. Nei prossimi giorni nel mirino finiranno i locali pubblici.
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