Mauro Corona su Youtube «L’orto della Cita va difeso»

Lo scrittore contrario alla proposta di Venturini di trasformarlo in prato fiorito Il gruppo che gestisce l’area verde: «Si sono create nuove relazioni di vicinato»

MARGHERA. La proposta avanzata dal consigliere di municipalità Gianmaria Bellan e dall’assessore Simone Venturini di trasformare l’area degli orti condivisi in via Palladio alla Cita in un prato fiorito fa discutere e via internet arrivano le prime repliche, compreso il secco no affidato via youtube dallo scrittore Mauro Corona.

La richiesta del consigliere Bellan e di parte dei residenti di dare un’identità nuova agli orti condivisi della Cita, considerati in disordine e antiestetici, trova l’immediata risposta dalla pagina facebook di “Orti in città”, il gruppo che gestisce l’area verde di via Palladio. «Parla chi non si è mai preso la briga di andare a vedere cosa stia facendo questo gruppo di cittadini», scrivono sulla frequentata pagina. «Due anni di lavoro per aggregare, condividere, creare comunità non si possono buttare via così, dimostrando miopia e poca propensione all’analisi su come si programmi il territorio».

Segue un’analisi dettagliata di cosa ha rappresentato l’orto condiviso per la comunità della Cita: «Si sono generate nuove relazioni di vicinato in un quartiere di periferia, dove manca un punto di aggregazione e in cui la percentuale di cittadini stranieri arriva al 35%. Un quartiere pieno di energia che ha colto questa opportunità di creare un laboratorio di comunità attraverso il prendersi cura della terra insieme per arrivare a prendersi cura di sé attraverso tantissime iniziative che vanno dall’educazione, alla cultura, alla convivialità, attività che tuttora proseguono in questo orto che si sta trasformando in giardino. Ma il punto non è sulla geometria dei filari degli ortaggi: due anni fa questo lembo di terra era un prato, ad uso di padroni poco attenti a raccogliere gli escrementi dei propri cani e per questo difficilmente fruibile: non vogliamo tornare a questo». Alla risposta di Orti in città, si associa anche la voce dello scrittore Mauro Corona che, ospite di don Nandino Capovilla, parroco della Cita (che a sua volta definisce l’orto «un’esperienza aggregante importantissima, specie per i più giovani che si divertono assieme e imparano molto sulla natura e sulla gestione del verde comune») ha postato un video su Youtube. «L’orto della Cita va protetto», dice Corona nel video, «perché è la metafora della convivenza civile tra esseri diversi, tra piante diverse dove nessuno fa baruffa. È un esempio di aggregazione con i più poveri, un salotto all’aperto».

Massimo Tonizzo

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