Maturità, nel Veneziano la carica dei 6 mila. Domani via con italiano

MESTRE. Dopo le ultime interrogazioni, gli scrutini e le corse per confermare l’ammissione, domani per migliaia di studenti in tutto il territorio veneziano la campanella suonerà ancora.
Si parte con il tema. Con la prova di italiano prende infatti il via l'esame di Stato 2016, la tanto temuta Maturità che rappresenta un importante spartiacque per oltre mezzo milione di ragazzi di tutta la penisola e che, come ogni anno, movimenta una macchina burocratica imponente, tra plichi telematici, commissioni d’esame miste, “quizzoni” che cambiano in ogni istituto e esami orali che si trascinano fino a metà estate.
I numeri. Nella provincia di Venezia a tornare sui banchi domattina saranno in seimila circa, divisi in 295 classi per un totale di 63 istituti superiori, dei quali 56 statali e 7 paritari. Si contano poi 148 commissioni d’esame nel territorio (sette in più rispetto al 2015, a confermare ulteriormente il trend in crescita costante già registrato l’anno passato), ciascuna composta da sette docenti (ma a spaventare sono soprattutto i tre componenti esterni); a chiedere la sostituzione solamente 69 professori, contro gli 82 del precedente esame di Stato. L’apparato scolastico, insomma, continua ad ingrandirsi di anno in anno.
Via al “tototraccia”. Domani, primo giorno di prove scritte, a far sudare freddo i ragazzi ci penserà il test in lingua italiana che, come al solito, offrirà la possibilità di scegliere tra analisi del testo, saggi brevi e temi di vari argomenti.
Si punta su Pirandello. Anche quest’anno si è ripetuta l’eterna lotteria per indovinare le tracce scelte dal ministero: la prima prova è infatti identica in tutte le scuole d’Italia, indipendentemente dall’indirizzo e dalla località, e durante le settimane che precedono l’appello in aula magna internet diventa puntualmente il regno delle supposizioni più azzardate. In queste ore sui siti dedicati agli studenti c’è un gran parlare di Pirandello (il 2016 segna infatti l’ottantesimo anniversario della morte del grande drammaturgo siciliano), ma c’è persino chi si spinge ad ipotizzare la presenza di qualche brano di Umberto Eco, recentemente scomparso, all’interno del plico ministeriale.
Ipotesi terrorismo e immigrazione. Per i temi di ordine generale, invece, in molti scommettono una volta di più su argomenti di stretta attualità, quali, ad esempio, terrorismo, immigrazione e integrazione. Ma non si tralascia neppure qualche traccia sulla sharing economy e sul voto femminile.
Giovedì la seconda prova. Il giorno seguente, giovedì 23 giugno, i ragazzi saranno di nuovo sui banchi per la seconda prova. Anche in questo caso sarà il Miur a stabilire quali saranno gli argomenti che dovranno testare la preparazione dei maturandi, ma le materie cambieranno a seconda dell’indirizzo di studi: gli iscritti al liceo classico avranno a che fare con una versione da tradurre dal greco (ovviamente ancora ignoto l’autore, ma sono già in molti a guardare con invidia ai compagni che nel 2015 si sono confrontati con il latino di Tacito); i maturandi dei licei scientifici si vedranno consegnare una prova di matematica, quelli dei linguistici una in lingua straniera, quelli degli istituti professionali avranno a che fare con scienza e cultura dell’alimentazione, tecniche professionali dei servizi commerciali e tecniche di produzione e organizzazioni.
Lunedì la temuta terza prova. Lunedì 27 sarà quindi la volta della terza prova, il famigerato “quizzone” multidisciplinare organizzato diversamente in ogni scuola.
L'ultima fatica: gli orali. Per gli esami orali, infine, nessuna data precisa: ogni commissione si muoverà in maniera indipendente.
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