Maturità a Venezia, venticinque centini: record al liceo Foscarini

VENEZIA. Che classe, la VB del Classico europeo Foscarini: nove 100, tra cui una lode, su 25 studenti. «Ben 15 di noi hanno sempre mantenuto una media superiore all’8 e penso che i prof ci abbiano voluto premiare» dice la centina Emma Celegato. «Il giorno prima dell’orale ero in uno stato di ansia totale, ma una volta davanti alla commissione mi sono tranquillizzata. Ora sono alle prese con la chimica: sto studiando per il test di ingresso di Medicina».

Ed è stata una pioggia di 100 anche allo Zuccante di Mestre. Ha ottenuto il punteggio pieno Tommaso Leoni: «Tornare nella mia scuola, davanti ai miei prof, è stata una bella emozione» ricorda il ragazzo. Appassionato di informatica, «anche nel tempo libero, a casa, realizzo progetti con circuiti stampati e robot», l’anno prossimo studierà Ingegneria informatica a Padova.

Ed è la stessa scelta del compagno di scuola Lorenzo Cazzador. «C’era anche l’ipotesi di un periodo al Cern, ma ho preferito iscrivermi all’Università» spiega, che non esclude un futuro all’estero: «Magari per la magistrale, dopo la triennale a Padova». Tra i centini dell’istituto mestrino c’è anche Luca Bin. «L’esame è andato veramente bene, oltre ogni mia più rosea aspettativa. Pensavo a un voto tra il 90 e il 95» confessa. «L’informatica rimane una mia grande passione, ma a settembre ho deciso che frequenterò Fisica a Padova. Per il futuro, invece, non ho ancora le idee chiare. Mi piacerebbe lavorare in un’azienda, ma non escludo l’insegnamento».

Mentre ha tutt’altri progetti Davide Peruzzo, diplomatisi con il massimo dei voti al Venier: «Mi piacerebbe lavorare sulle navi. Prima come ufficiale e poi andare al comando. Per questo frequenterò una serie di corsi – di primo soccorso, anti incendio e a terra – per diventare allievo, trascorrendo un anno a bordo». Una passione, quella per il mare, nata lontano dall’Adriatico: «Da bambino, i miei mi portavano tutte le estati in Sardegna, con il traghetto. Penso che tutto sia nato lì».

Una passione grande, che presto lo ha condotto agli studi all’istituto Venier di Venezia. E al 100 conquistato agli esami di maturità. «Ho presentato un elaborato sulla tenuta della guardia durante la navigazione e sullo stretto di Gibilterra» racconta, orgoglioso dei cinque anni trascorsi in quell’istituto e, ancor più, della conclusione del percorso. «L’orale non è stato assolutamente una passeggiata, ma comunque me lo immaginavo ancora più tosto. I prof sono stati estremamente disponibili e mi hanno subito messo a mio agio. Ora però non vedo l’ora di prendere il largo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia