Mattonelle saltate in via Dante Aperto il cantiere
Operai del Comune al lavoro da ieri mattina per riparare il marciapiede di via Dante, la strada che collega la stazione ferroviaria a quella degli autobus, nei punti in cui si sono staccate mattonelle formando dei buchi. L’intervento durerà un paio di giorni. Ma sarà solo il primo di una lunga serie di lavori previsti in tutta la città per la sistemazione dei marciapiedi che si trovano in condizioni di estremo degrado, oltre a essere molto pericolosi soprattutto per gli anziani che rischiano continuamente di inciampare.
L’amministrazione comunale si troverà ora a dover intervenire in buona parte della città, con costi ingenti. Non solo via Dante. Ci sono anche viale Libertà, via Eraclea, via Carrozzani, solo per citarne alcune, ma anche nel cuore del centro dovranno essere programmati altri lavori importanti.
Ci sono alle spalle svariati anni di mancata manutenzione o sostituzione dei supporti rigidi inadeguati che il tempo e la pioggia hanno sollevato tanto che in alcuni punti ci sono piastrelle finite in mezzo alla strada. Un vecchio ed esperto consigliere comunale, Antonio Balliana, ricorda gli errori commessi. «Bisogna risalire agli anni ’70 e ’80, anche prima», dice, «perché allora furono decise le mattonelle da posare per i marciapiedi della città. E già allora ci furono segnalazioni di chi non era d'accordo su materiali. Ci sono mattonelle che sono al loro posto da secoli, solo un po' logorate dal tempo. Quelle utilizzate nella nostra città, come in molte altre, non hanno resistito se non qualche anno».
Era stato ancora Gino Spolaore, esponente dei comunisti italiani, lustri fa, a denunciare pubblicamente lo stato delle mattonelle in città, in particolare nella zona di via Turati. Sembrava una battaglia provinciale e di poco conto, invece era molto seria e presagiva un futuro che poi si è avverato.
Anche in pieno centro il Comune è dovuto intervenire più volte con delle toppe e i risultati non sono stati certo soddisfacenti.
Adesso la nuova giunta ha deciso di avviare un serio e puntuale programma di manutenzione e sistemazione che non sarà facile, anche per scongiurare altri incidenti con pedoni che poi chiedono il risarcimento al Comune, come accaduto anche l’anno scorso a una elegante signora che si è slogata la caviglia dopo essere caduta e si è rivolta a un legale per ottenere un risarcimento dei danni.
Giovanni Cagnassi
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