Matteo Penzo in bilico Il Pd: «Devi dimetterti»
CHIOGGIA. Matteo Penzo, ex presidente dell’Ipab e oggi presidente del Consiglio comunale, si presenterà davanti la Corte dei conti per rispondere di presunto danno erariale l’11 novembre 2015. Una contingenza che porta il Pd a chiedere le dimissioni dalla presidenza attaccando il sindaco Giuseppe Casson per aver reso possibile una nomina “inopportuna”. Penzo (Forza Italia), fiducioso in un esito positivo della vicenda, non ha alcuna intenzione di dimettersi a meno che non gli sia chiesto dal Consiglio e dal sindaco.
La notizia era nell’aria da giorni, ma solo giovedì è arrivata l’ufficialità con la data delle prima udienza e la conferma che il procedimento erariale riguarderà Penzo e altri due membri del cda (Giorgio Garbin e Giordano Boscolo Sale), ma non Elena Ballarin e Roberto Pizzo, gli altri due consiglieri, né, a sorpresa, i revisori dei conti che pur hanno dato parere favorevole alle delibere che oggi sono oggetto di contestazione. La Corte dei Conti sta facendo luce sul ricorso massiccio a personale interinale per coprire le malattie del personale dipendente della casa di riposo. Prassi che avrebbe causato secondo le denunce un danno erariale di quasi 900.000 euro, ma che il giudice ha già ridotto a meno della metà. «Sono sereno», spiega Penzo, «a novembre avrò modo di chiarire la mia posizione e di mostrare i documenti in mio possesso. Le delibere hanno ottenuto l’avvallo del direttore, del contabile e dei revisori dei conti. È un procedimento amministrativo e non penale. Nella peggiore delle ipotesi sarei condannato per aver sbagliato un atto amministrativo. Non vedo quindi motivo per lasciare la presidenza del Consiglio. Farei un passo indietro solo se me lo chiedesse il Consiglio e il sindaco». Il Pd è di tutt’altro avviso. «È opportuno che un rinviato a giudizio (termine improprio in un procedimento amministrativo) ricopra il secondo incarico istituzionale del Comune?», sostiene il segretario del Pd, Christian Boscolo Papo, «un incarico super partes e di trasparenza. Per la sua elezione dobbiamo ringraziare il sindaco e Sel». «Ho votato Penzo», spiega il sindaco, «scegliendo un criterio che fosse neutro e rispettoso della volontà popolare: è il consigliere che ha ricevuto più preferenze nel 2011. Quanto alla vicenda giudiziaria, per convinzione personale e formazione professionale, non sono abituato a emettere giudizi sommari e attendo sempre che si pronunci un giudice».
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