Matrimoni in Provvederia, Mestre si riscopre bella

Lavori quasi terminati, spesi 400 mila euro: inaugurazione a fine mese. Da maggio via ai cantieri all’ex Cattapan per il polo degli uffici comunali
Ristrutturazione del palazzo davanti al comune di Mestre che ospiterà i matrimoni civili
Ristrutturazione del palazzo davanti al comune di Mestre che ospiterà i matrimoni civili

MESTRE. Chi non ci aveva mai messo piede è rimasto a bocca aperta: pavimento di legno, soffitti affrescati o a quadroni di legno, pareti affrescate finestre con vetrate piombate. Il grifone che guarda verso il Municipio di Mestre riprende vita, perché l’ex Provvederia sta per riaprire ai mestrini. In via Palazzo l’edificio storico datato 1459 e restaurato per l’ultima volta nel 1926, dopo decenni di oblio e abbandono, riprende vita. Ieri sopralluogo dei Lavori pubblici, dell’impresa e del subcommissario Natalino Manno.

E la soddisfazione è evidente perché con 400 mila euro di spesa si restituisce a Mestre uno spazio, quello della Provvederia, che diventerà, come aveva già promesso l’ex sindaco Orsoni, la sala dei matrimoni civili dei mestrini ma anche spazio per mostre ed eventi. Un luogo dove sposarsi, bello ed elegante che parifica Mestre a Venezia.

Ristrutturazione del palazzo davanti al comune di Mestre che ospiterà i matrimoni civili
Ristrutturazione del palazzo davanti al comune di Mestre che ospiterà i matrimoni civili

«Una sala multifunzione di cui siamo estremamente fieri», commenta Natalino Manno, «e che potremmo già inaugurare a fine aprile per lasciarne l’utilizzo in capo alla prossima ammnistrazione. Per Mestre si tratta di un evento: la terraferma conta pochi palazzi storici aperti al pubblico e la Provvederia è un luogo di indubbio valore storico». Alla sala matrimoni si accede dalla scalinata esterna e da una interna, a chiocciola. I lavori alla Provvederia sono stati di due tipi, spiegano i tecnici dei Lavori Pubblici.

Nell’ex Provvederia, sconosciuta alla maggior parte della cittadinanza, si è intervenuto con una manutenzione straordinaria del tetto e interventi conservativi per il recupero della pavimentazione in legno del salone al secondo piano, il recupero della scala in ghisa e dei serramenti d’epoca. La seconda parte che ha interessato l’edificio ex Cattapan è una ristrutturazione che ha consentito di realizzare gli uffici e i servizi igienici di supporto alla sala matrimoni e i collegamenti al fine di rendere accessibile gli spazi mediante scala e ascensore da via Palazzo, compresa la creazione di una “scala-pedana” che si solleva per superare il dislivello tra le due zone.

Alla sala matrimoni al secondo piano si accederà con la scala esterna o quella interna oppure con l’ascensore (che servirà anche ai disabili) che verrà realizzato nei prossimi mesi nello spazio dell’ex Palazzo Cattapan dove da maggio si spostano i lavori del Comune: qui con un investimento da un milione di euro saranno realizzati i nuovi uffici del Comune occupando gli ex uffici del giudice di pace e lo stabile Cattapan acquisito dal Comune (assessore al Patrimonio che seguì la vicenda fu Giorgio Orsoni) ma finora rimasto vuoto: verranno spostati qui 41 impiegati del Comune che arriveranno dall’ex emeroteca di via Poerio (dove sono in corso altri cantieri per la creazione di uno spazio per bar pasticceria con tavolini), da un’ala di villa Querini ( già praticamente liberata) e dagli uffici di via Ca’ Rossa. Intervento che rientra nel “valzer “degli uffici comunali che ha già portato i Tributi in via Forte Marghera e porterà le Politiche educative all’ex tribunale di viale San Marco. Il cantiere in via Palazzo a fianco della Provvederia durerà 180 giorni.

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