Masterplan aeroporto via libera dai ministeri all'ampliamento
MESTRE. Decretata, ma con 21 prescrizioni, la compatibilità ambientale del progetto di ampliamento dell’aeroporto Marco Polo di Tessera, il Masterplan 2021 della Save presentato dall’Enac all’esame dei ministeri all’Ambiente e ai Beni culturali. Si è conclusa il 19 gennaio scorso con il decreto, firmato dai ministri Galletti e Franceschini, la procedura di valutazione e di impatto ambientale, che era iniziata nell’ottobre 2014.
I piani di Save. Il Masterplan di Save 2021 prevede, tra l’altro, l'ampliamento del piazzale, il potenziamento delle strutture di volo, l'espansione del terminal, nuovi finger e l'ingrandimento della pista esistente mentre la contestata seconda pista è tema dello sviluppo del 2030. Obiettivo di questo primo, importante step di ampliamento aeroportuale, portare i passeggeri dello scalo internazionale, il terzo d’Italia, da 8 a 11 milioni l'anno. Previsti sono 3,2 milioni di passeggeri in più con un incremento di 11 mila voli per un investimento da parte di Save di 630 milioni di euro e opere di mitigazione ambientale che valgono 12 milioni di euro. In termini ambientale, Save prevede di ridurre di 4.600 tonnellate l’anno la produzione di anidride carbonica e promette, per l’area veneziana, di mettere a disposizione 3 mila nuovi posti di lavoro nella nuova grande area aeroportuale.
Il decreto di Via. Il decreto del 19 gennaio, dicevamo, ufficializza la compatibilità ambientale del progetto ma lo sottopone a 9 prescrizioni della commissione tecnica Via-Vas del Ministero dell’Ambiente e a 12 del Ministero dei beni culturali. A queste si aggiungono le prescrizioni già previste dalla Regione Veneto nel parere del primo settembre 2015. Tra i vincoli al progetto di espansione ci sono questioni nodali come l’inquinamento atmosferico e da rumore, la tutela di barene e zone archeologiche. Temi presenti anche nelle tante osservazioni di enti locali, partiti, comitati cittadini che temono l’impatto sui territori del grande progetto di Save, fatto proprio da Enac.
Tutti i vincoli. Tra le questioni rilevanti c’è la richiesta di una “nuova e completa campagna di monitoraggio della qualità dell'aria prima dell'avvio dei cantieri”; di misure ad hoc, anche nella fase di esercizio e non solo di cantiere, per la mitigazione del rumore; la richiesta di un piano di monitoraggio dello stato delle barene e di un sistema di regolazione del traffico lungo il canale di Tessera. Alla Save si prescrive anche di intervenire direttamente per la riqualificazione della scuola materna Franchin e del nido integrato Emmanuele di Tessera (il proponente dovrà sistemare gli impianti esistenti e l’involucro edilizio del fabbricato).
Serviranno verifiche preventive sul bacino di laminazione previsto lungo il tracciato della antica via Annia con un progetto di recupero condizionato perché l’ipotesi del recupero dell’area a ridosso del fiume Zero, con un parco a tema, va concordato con la Soprintendenza archeologica del Veneto che ha il compito di sovrintendere e anche verifiche preliminari in «tutte le aree dove sono previsti interventi, a quote inferiori ai 50 cm dal piano di campagna», si legge nel decreto. E poi ci dovrà essere l’esame preliminare del Ministero dei beni culturali sui progetti che interessano aree non di proprietà della Save, in particolare il nuovo parcheggio multipiano e il bacino di laminazione, che sono fuori del sedime aeroportuale; il trattamento del suolo; i volumi e gli interventi nelle aree non ancora acquisite da Save e l’adeguamento delle vie d’accesso, prevedendo una indagine sull’impatto del traffico locale e la raccolta, frequente, di dati relativi al rumore prodotto dall’aeroporto.
Marchi soddisfatto. Il presidente di Save, Enrico Marchi, non teme affatto le prescrizioni: «Non modificano l’impianto del progetto e va rilevato che non ci sono mai grandi progetti approvati senza prescrizioni, quindi non fatevi ingannare. Non ci sono problemi. Anzi, c’è grande soddisfazione perché questa approvazione da parte della commissione Via del Ministero dell’Ambiente era uno scoglio importante da superare e ci siamo riusciti grazie al duro lavoro portato avanti da una bella squadra di professionisti. Viene confermato l’aumento dei traffici a Venezia e possiamo ora pensare che appena finiti gli attuali cantieri si può passare a lavorare sui lati dell’aeroporto e prevedere il via ai cantieri del Masterplan tra il 2017 e il 2018».
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