Massacro di Gorgo al Monticano, processo da rifare a Venezia

La Cassazione ha accolto il ricorso di Naim Stafa, considerato la «mente» del duplice omicidio dei coniugi Pelliciardi nel 2007. L’uomo adesso potrebbe tornare libero

VENEZIA. Uno dei più crudeli delitti degli ultimi anni torna a far discutere. Naim Stafa, l'albanese 38enne considerato “la mente” dell’omicidio di Guido e Lucia Pelliciardi, uccisi il 21 agosto 2007 nella dependance di villa Durante a Gorgo al Monticano (nel Treviigiano), potrebbe tornare libero entro fine marzo.

La Cassazione, rigettando il ricorso presentato dal legale Catia Salvalaggio per Alin Bogdaneanu (il 25enne basista del delitto) e rendendo dunque definitiva la pena a 18 anni di reclusione, ha invece accolto quello presentato dall'avvocato Sabrina Dei Rossi, il legale di Stafa condannato in primo e secondo grado all'ergastolo. Per l'ideatore del duplice omicidio si dovrà tornare a Venezia e celebrare un nuovo processo d'appello: i giudici romani infatti hanno stabilito che le aggravanti della crudeltà e delle sevizie e dei futili motivi non possono essere contestate a una persona che materialmente non ha commesso l'omicidio o comunque, se venissero riconosciute, devono essere motivate diversamente.

Ma a marzo scadono i termini di custodia cautelare di sei anni e sei mesi per Naim Stafa, che dunque potrebbe tornare in libertà in attesa di giudizio. E' facile presumere che l'uomo, una volta uscito di cella, si renda irreperibile e dunque, anche a pena definitiva, riesca a evitare di scontare l'eventuale condanna.

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