Martellago: software clonato, quattro manager a processo

Sono accusati di aver copiato il programma di un’azienda concorrente9

MARTELLAGO. Società affitta un ramo d’azienda e clona il software elaborato, utilizzandolo poi per scopi propri quando l’affitto del ramo d’azienda si era estinto: questa l’accusa di cui devono rispondere quattro manager della ditta “Tmob”. Franco Vescovo (72 anni di Mirano) in qualità di consigliere e presidente del consiglio di amministrazione della società fino al 14 gennaio 2011, Alessandro Bet (60 anni di Noale), consigliere e presidente del cda dal 7 gennaio 2011, Massimo Sorato (45 anni di Paese), consigliere delegato dal 7 gennaio 2011 e Silvio De Poli (44 anni di Marcon), consigliere delegato fino al 14 gennaio 2011, tutti difesi dall’avvocato Luca Ponti, sono a processo davanti al giudice monocratico con l’accusa di rivelazione di segreti industriali e appropriazione indebita, oltre che di aver violato la legge sul diritto d’autore. Nel procedimento si è costituito parte civile, con gli avvocati Gaio Tesser e Francesco Di Roma, Danilo Cecchinato, legale rappresentante della “Selecta Digital Service” di Marcon.

È la “Tmob” che per un periodo acquisisce un ramo d’azienda della “Selecta Digital Service”, avendo a disposizione anche il software “Selsat”, elaborato e registrato dalla stessa “Selecta Digital Service” per la geolocalizzazione e il telecontrollo delle flotte aziendali. L’affitto del ramo d’azienda scade a settembre 2011. Stando all’accusa, i quattro manager si sarebbero impossessati del programma e dei codici sorgente connessi e li avrebbero continuati a utilizzare nella loro attività, concorrente rispetto alla “Selecta Digital Service”, violando anche i diritti della Siae poiché il software era registrato. Il tutto con l’obiettivo, sempre secondo l’accusa, di sfruttare indebitamente il know-how e di deviare la clientela.

L’udienza è stata rinviata al 7 settembre per sentire i testimoni del pubblico ministero, quindi il 12 ottobre per la prosecuzione.

Rubina Bon

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