Martellago, la ragazza: «Ho fatto solo quello che era giusto fare»
MARTELLAGO. «È stato un gesto spontaneo, davvero. Non ci ho pensato. Ho fatto quello che mi sentivo. Sono uscita dal campo e ho accompagnato la mia avversaria infortunata». Chiara Tasso, 16 anni, residente a Martellago e ala destra del Marcon calcio femminile, è diventata un esempio di fair play (gioco leale) che sta facendo il giro di molte società sportive. Domenica 10 giugno, Vittorio Veneto. Si gioca la finale del torneo “Rosa di Maggio” tra Under 17.
In campo ci sono il Marcon e l’Hellas. Nel primo tempo la partita è sul 2-2. Agonismo e grinta tra le ragazze, il calcio femminile e passione è sacrificio: più di quello maschile, perché i riconoscimenti sono inferiori. A centrocampo c’è uno scontro per il possesso della palla. Sara Chieppe, 15 anni, dell’Hellas, resta a terra per un dolore lancinante al ginocchio dopo uno scontro con Chiara. Arriva la barella per accompagnare la ragazza fuori dal campo da calcio.
Decide di lasciarlo anche Chiara, per accompagnare l’avversaria infortunata. E’ lei stessa a raccontare come sono andate le cose. «La ragazza stava piangendo dal dolore e in quel momento non mi è importato più nulla della partita, per questo ho deciso di accompagnarla fuori», dice,«Ho fatto un’entrata troppo decisa ma non volevo farle male. Era lì che piangeva, mi è venuto spontaneo stare con lei».
Un gesto di fair play, portato alla luce da calciodonne.it, che ha commosso anche la rivale infortunata. Tanto che è stata lei, passato un po’ il dolore al ginocchio (si dovrà operare) a spronare l’ala destra del Marcon a tornare in campo. E così è stato.
Due anni fa la squadra del Marcon era stato protagonista di un altro episodio di fair play. L’attaccante Jenny Camilli, dopo essere caduta a pochi metri dalla porta, rifiutò un calcio di rigore ed evitò l’espulsione dell’avversaria spiegando all’arbitro che non c’era stato il fallo fischiato, ma che era caduta da sola dopo essere inciampata.
«Sono molto orgoglioso di queste ragazze», dice il presidente della società, Ulisse Miele, «per i risultati ma soprattutto per il rispetto che dimostrano nei confronti delle avversarie e quindi dello sport». La finale del 10 giugno si è poi conclusa con la vittoria del Marcon. Chiara Tasso, studentessa all’istituto turistico Gritti, ha anche segnato ai rigori. «Un gol che voglio dedicare a Sara».
In fondo, a vincere davvero, sono state entrambe.
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