Martellago, cacciatore centra la stanza dei bimbi

Il padre ha sentito i colpi e ha chiamato i carabinieri. Multa e possibile revoca della licenza al 70 enne che ha sparato

MARTELLAGO. Una sanzione di centinaia di euro e la possibile revoca temporanea della licenza per poter sparare. Questa la pena per un cacciatore di quasi settant’anni che sabato mattina ha sparato con il suo fucile “sbagliando mira”. Alcuni pallini sono finiti contro un’abitazione in via Morosini a Martellago, finendo addirittura dentro la camera dei bambini di 5 e 3 anni.

Alcuni colpi avrebbero raggiunto, passando per la finestra della camera da letto, la stanza dei due figli piccoli del proprietario di casa. A quel punto, il padre ha chiamato dritto i carabinieri denunciando il fatto e chiedendo che l’autore venisse identificato. Il cacciatore si è avvicinato troppo alle abitazioni e per questo motivo è stato sanzionato. Nessuno si è fatto male ma la legge impone che i cacciatori debbano operare a una distanza superiore ai cento metri dalle abitazioni. In sostanza oltre i cento metri da una casa si è in regola, a una distanza ridotta no. L’articolo 21 della legge 157 del 1992, infatti, che regola l’esercizio della caccia, ossia “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, dispone che la caccia è vietata a meno di cento metri da case, stabili e fabbricati.

E anche a meno di cinquanta metri da strade e ferrovie. Inoltre dispone anche che è fatto divieto sparare in direzione di queste strutture da una distanza minore di centocinquanta metri. Tutte regole che evidentemente il cacciatore a Martellago ha violato, per riuscire a far finire i pallini dentro la stanza dei bambini. Nel caso di mancato rispetto delle distanze di sicurezza comunque, la sanzione prevista è di 206 euro. I militari dell’Arma hanno quindi identificato il cacciatore, che aveva parcheggiato poco distante dall’abitazione colpita che ha anche tentato di scappare ma è stato identificato e multato. Oltre alla sanzione amministrativa ora lui rischia anche la sospensione della licenza che consente di praticare l’attività venatoria.

Quello di sabato mattina non è il primo caso e già molti residenti delle zone del Miranese hanno protestato, lamentando il fatto che al mattino presto si sentono gli spari dei cacciatori. Come tra Stigliano e Veternigo, nel territorio comunale di Santa Maria di Sala, dove le proteste abbondano. «Al mattino si sentono degli spari fortissimi», aveva detto una residente, «non è possibile andare avanti così». L’episodio più grave poche settimane fa in via Contea, a Moniego di Noale, quando un 67 enne venne colpito all'addome da un pallino mentre si trovava nel cortile di casa. Per lui cinque giorni di prognosi. Anche in quel caso il cacciatore, un 59 enne di Moniego, venne sanzionato con 206 euro.

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