Martellago, abuso edilizio del prete. Tutto rinviato a settembre
MARTELLAGO. L’assessore, i consiglieri, il tecnico comunale, il vigile e pure l’ex sindaco. C’era mezzo Comune di Martellago ieri in tribunale a Venezia per l’udienza che vede sul banco degli imputati don Paolo Magoga, parroco di Maerne, chiamato a rispondere di abuso edilizio per il capannone usato per le iniziative parrocchiali, dalla sagra al Grest. Al tempo, il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione, ma il gip si è opposto decidendo per il rinvio a giudizio. E si è arrivati così alla celebrazione del processo davanti al giudice monocratico.
In aula c’era anche don Paolo Magoga, assistito dal suo legale, l’avvocato Roberto Zanata, che ha ascoltato le deposizioni dei testimoni chiamati dal pubblico ministero e dalla difesa. Elena Moscatelli, consigliere comunale di maggioranza e presidente della commissione urbanistica, ha raccontato la genesi della querelle che ha poi portato alla demolizione della tensostruttura e alla successiva denuncia del parroco: «In commissione a febbraio 2014 dovevamo vagliare il piano particolareggiato della parrocchia di Maerne e la variante Trevisan-parrocchia. La responsabile dell’urbanistica ha presentato il progetto. Ma durante la commissione, il consigliere Bernardi ha fatto notare che quello di cui si discuteva era già in piedi. Nei giorni successivi, la responsabile ha fatto segnalazione alla polizia locale».
Serenella Vian, assessore, ha sottolineato che «Il capannone era una struttura precaria che veniva smontata e rimontata». Il giudice ha mostrato due fotografie prese da Google Earth scattate nel 2012 e nel 2014 nelle quali si vede, nell’area parrocchiale, il famoso capannone.
Era stato convocato tra i teste della difesa anche l’ex sindaco di Martellago Giovanni Brunello che ha atteso impaziente fuori dall’aula il proprio turno per parlare. Ma alla fine non ha testimoniato poiché la difesa ha scelto di sentire solamente l’assessore Vian.
Dalle testimonianze è emerso tra l’altro che a breve dovrebbe essere presentato il nuovo progetto per la struttura parrocchiale: un edificio da 4mila metri cubi, in muratura e con la copertura in legno, per ovviare anche alla precarietà della vecchia tensostruttura.
L’udienza per l’abuso edilizio è stata rinviata al 28 settembre.
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