Mariutto, residence da novanta posti Costerà sei milioni
MIRANO. Un nuovo padiglione per rilanciare la casa di riposo Luigi Mariutto di Mirano. Il Consiglio di amministrazione guidato da Paolo Zanardi ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di un nuovo residence all’interno della struttura di via Zinelli, dotato di 90 posti letto, il cui cantiere sarà aperto già nei prossimi giorni. Sarà realizzato secondo tecniche innovative e con materiali ecologici, come il legno, e prenderà il posto della vecchia palazzina uffici. Aspetterà ancora un po’ invece l’abbattimento del padiglione Ortensia, che risale agli anni ’60. L’intera operazione costerà la bellezza di sei milioni di euro, finanziata con fondi propri dell’ente e i lavori saranno affidati all’impresa vincitrice della gara d’appalto, la Brunelli di Roverè Veronese. Dopo un lungo iter, si sblocca dunque la riorganizzazione dell’ente anche dal punto di vista strutturale, dopo il cambio di amministrazione e l’emergenza scabbia dello scorso anno, dichiarata poi rientrata.
I lavori dovrebbero terminare nella prossima primavera, garantendo così agli ospiti nuovi spazi per l’attività assistenziale, dotati di ampio comfort e sicurezza, secondo le nuove normative. Nella stessa sede sarà inserita anche l’Urt, l’Unità riabilitativa territoriale, che potrà garantire prestazioni temporanee di riabilitazione ai pazienti stabilizzati da un punto di vista medico e che non hanno bisogno di assistenza ospedaliera, come per esempio persone che hanno avuto fratture o con ictus a lenta risoluzione o pazienti cronici evolutivi (sclerosi multipla stabilizzata, Parkinson, Sla).
«È in fase di studio», spiega il presidente Zanardi, «anche un nuovo accesso pedonale, che costituirà la vera porta del Mariutto, con servizio di accoglienza e orientamento. Sono i primi segnali di un processo di riqualificazione, riorganizzazione e rilancio del centro servizi che il Cda e la direzione stanno elaborando e per il quale sono stati chiamati a collaborare anche ospiti, famigliari, personale e la città con il suo territorio».
Filippo De Gaspari
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