Mariutto, posti letto liberi la media è scesa di 50 unità
MIRANO. Ultimo giorno da presidente del Mariutto, Vincenzo Rossi traccia il suo personale bilancio di quattro anni difficili, tra scontri sindacali, strutture da mettere a norma e ospiti in fuga. Situazione delicata, a cui si aggiunge ora anche l’allarme scabbia e a cui dovrà trovare soluzione il nuovo Cda che si insedierà domani.
Crisi Ipab. Per la prima volta l’offerta supera la domanda di posti letto. Colpa della concorrenza spietata delle nuove strutture, soprattutto private, aperte nei Comuni vicini: «Se il Mariutto fino a qualche tempo fa era punto di riferimento del Miranese e dell’intera Asl», spiega Rossi, «oggi ospita anziani solo di Mirano e del circondario. Nel 2010 la presenza media giornaliera era di 285, oggi è scesa a 235».
Sindacati. La questione scottante del fondo di produttività, tutt’ora sotto indagine della Corte dei Conti, ha esasperato un clima già difficile con le parti sociali. «Abbiamo sospeso i benefici economici derivanti dalle progressioni orizzontali del 2010», spiega Rossi, «e notificato agli interessati l’ammontare del debito maturato dal 2005. Potevamo, forse dovevamo, trattenere le somme erroneamente percepite nell’ultimo decennio, con la sospensione di tutti i benefici economici erogati, ma abbiamo preferito non esasperare il clima, attendendo il pronunciamento dei giudici contabili. Sforzo che non è stato capito: certi attacchi hanno aggravato la situazione dell’ente, scoraggiando alcuni utenti a scegliere il Mariutto per il proprio famigliare».
Strutture. Il futuro del Mariutto passa anche per l’adeguamento delle strutture, imposto per legge. Entro il prossimo mese Rossi assicura che saranno consegnati i lavori per abbattere il residence Ortensia, fatiscente, sostituito da un nuovo padiglione da 5 milioni di euro. Serviranno 7 mesi per realizzarlo e avrà 90 posti letto. Il Magnolia, dove si sono riscontrati i recenti casi di scabbia, verrà sistemato e i posti ridotti da 86 a 60. Ristrutturazione in vista anche per il Fontana, che avrà 71 posti letto.
Affitto Asl. Tema spinoso: dal trasloco degli uffici amministrativi e della direzione (a Noale) il Mariutto avrebbe minori introiti per 600 mila euro l’anno. «Per l’Asl 13 il contratto scade il 31 dicembre», spiega Rossi, «ma ha fatto presente di non essere in grado di lasciare subito i locali, chiedendo una proroga e la rinegoziazione del canone. Credo se ne parlerà per il 2017. A Villa Donadoni, comunque, dove c’è l’attuale direzione dell’Asl, è interessata l’Inps».
Cambiare. «Così le Ipab non reggono», sentenzia Rossi. «Il ricovero in struttura dovrebbe essere l’ultima spiaggia, riservato a malati di Alzheimer, oncologici terminali, casi gravi non gestibili a casa. Il futuro passa necessariamente per comunità alloggio e assistenza domiciliare e le Ipab devono trasformarsi in centri di servizi. Va avviata una riflessione, il futuro non è certo la casa di riposo di oggi».
Filippo De Gaspari
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