Marittima, stop hotel e garage: «Il porto non è un albergatore»

La Marittima di Musolino non è la stessa che aveva pensato il suo predecessore Paolo Costa. E nemmeno quella del sindaco Luigi Brugnaro.

VENEZIA. La Marittima di Musolino non è la stessa che aveva pensato il suo predecessore Paolo Costa. E nemmeno quella del sindaco Luigi Brugnaro. Il presidente Musolino ha annunciato l’altro giorno il suo «no» al progetto del garage multipiano, bocciando anche il nuovo hotel previsto nell’edificio dell’ex Capitaneria di porto in Rampa Tronchetto.

«Garage e nuovo albergo non sono certo le nostre priorità», dice, «ne ho parlato anche l’altro giorno credo con onestà intellettuale. E rispondetemi voi per piacere: è tra i compiti portuali aprire nuovi alberghi? È’ valorizzazione del Demanio marittimo portuale fare un albergo? No. Non mi pare rientri tra i nostri compiti istituzionali. Il Porto non deve fare alberghi».



Ma il contratto era stato già perfezionato. «Un accordo», continua, «non è perfezionato finché non c’è la firma dei soggetti interessati. Se qualcuno pensava che lo fosse, si è sbagliato. Qualcuno ha creato aspettative su cose che non ci sono: le firme mia e degli altri non ci sono proprio. Dunque, quell’accordo non esiste».

Polemica a distanza anche con il Comune e il sindaco sui posti del garage da assegnare ai veneziani. «Posso chiedere al Comune di ridiscutere? Il Porto nell’accordo originario, per fare due alberghi doveva dare al Comune10 milioni in Demanio portuale. Io devo utilizzare i fondi per creare sviluppo portuale, non spenderli per fare alberghi»,

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«Al di là delle forzature sulle procedure, io sono un sono amministratore pubblico: non ritengo che sia prioritario utilizzare le aree del porto per destinazioni diverse».

Polemica anche sul collegamento con San Basilio. «Siamo in una situazione strana: io che sono il porto lo voglio fare, ma dal Comune non arrivano risposte».


 

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