«Marittima, concessione per 40 anni»

L’assessore De Martin: «Con la variante abbiamo l’occasione per sistemare tutta l’area. Troppi alberghi? Lì non ce ne sono»
Di Alberto Vitucci
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 29.06.2015.- Comune di Venezia, Luigi Brugnaro presnta Giunta Comunale.- Nella foto Massimiliano De Martin
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 29.06.2015.- Comune di Venezia, Luigi Brugnaro presnta Giunta Comunale.- Nella foto Massimiliano De Martin

Duecentosettantamila metri cubi di nuovi edifici. Più alberghi, e meno parcheggi per i residenti. Più negozi con una nuova discoteca. Infuria la battaglia sulla nuova Marittima. Un grande progetto che l’Autorità portuale insegue dal 2007.

Da quando il primo accordo di programma tra Porto e Comune aveva previsto il grande edificio nell’area delle ex Locomotive, l’autorimessa da duemila posti di cui 1.200 riservati ai veneziani. Ma il bando era andato deserto. Troppo costoso il progetto ideato dall’architetto Galantino, vincitore del bando internazionale.

Così Porto e Comune, nel frattempo guidato da Luigi Brugnaro, hanno definito un nuovo accordo. La cubatura complessiva resta la stessa (270 mila metri cubi), ma la superficie da destinare ad attività ricettive (albergo a quattro stelle) aumenta dal 50 al 75 per cento. La quota di posti auto spettante al Comune «senza canone concessorio» viene ridotta a 250 unità. Viene confermata la previsione di un ristorante, un auditorium da 234 posti, uffici e negozi. Il Comune incasserà 4 milioni di euro più i lavori per lo spostamento del tubo dell’acqua.

Bufera in commissione e attacco delle associazioni. «Ma si tratta di un accordo che abbiamo trovato e a mio parere migliorato», commenta l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin, «mettendo tempi certi alla concessione, che durerà 40 anni. Abbiamo l’occasione per rimettere a posto tutta l’area della Marittima». Pochi posti auto ai veneziani? «I 250 sono quelli in uso al Comune, dice, «per altri mille speriamo di avere il via libera del Porto per offrirli ai veneziani con il diritto di prelazione». Ma ancora una volta l’urbanistica privilegia nuovi alberghi. Come se in città non ce ne fossero abbastanza. «In quell’area non ce n’è neanche uno», dice De Martin, «cerchiamo anche di spostare lì funzioni non compatibili con la città come le discoteche».

Prima di andare al voto, promette l’assessore, la proposta di delibera sarà modificata. Seguendo anche le indicazioni venute dal dibattito di questi giorni. «Un accordo peggiorativo», hanno attaccato le opposizioni. «Si aumentano gli alberghi», dice l’ex assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi.

Non soltanto il nuovo hotel nell’area ex Locomotive. Ma anche un grande albergo nell’edificio che ospitava fino a qualche anno fa la sede della Capitaneria di porto.

Sarà in gran parte demolito perché ritenuto «pericolante». Per il progetto messo a gara dall’Autorità portuale si sono fatti avanti un grande gruppo alberghiero (“Elite vacanze”) e una Ati, associazione temporanea di imprese che fanno capo a una società di ingegneria per realizzare nell’ex caserma un ristorante. Per il progetto della nuova Marittima compreso il garage multipiano si è fatto avanti invece un gruppo immobiliare di Caserta. Tutti dovranno attendere l’esito della votazione sulla Variante al Piano particolareggiato.

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