Marinoni, il Comune garantisce la concessione
LIDO. Nel nuovo assetto dell’ex Ospedale al Mare ci sarà spazio anche per l’associazione “Teatro Marinoni Bene Comune”, che in questi anni di degrado dell’ex nosocomio del Lido, ha comunque cercato di tenere viva un’attività culturale e di aggregazione sociale - con spettacoli e altre iniziative legata appunto agli spazi prima abbandonati e in sfacelo del Teatro Marinoni.
Un accordo in questo senso è stato infatti raggiunto tra il Comune e la Cassa Depositi e Prestiti, che ha acquistato alla fine dello scorso anno l’intero complesso che Ca’ Farsetti aveva in precedenza ripreso da EstCapital, il precedente acquirente.
Gli spazi del Marinoni hanno anche dal punto di vista urbanistico una destinazione culturale e dunque la decisione comune dell’Amministrazione e della Cassa Depositi e Prestiti è che essi vengano appunto lasciati in concessione all’associazione che l’ha occupata in questi anni, ma stavolta, appunto, con tutti i crismi della legalità.
L’intesa è stata raggiunta nel quadro della trasmissione da parte del Comune al nuovo proprietario di tutti gli incartamenti che riguardano le bonifiche dell’area dell’ex Ospedale al Mare, che si sono di fatto concluse. Manca ancora il perfezionamento delle autorizzazioni che riguardano l’abbattimento di alcune aree limitate dell’ex Ospedale al Mare eventualmente, a loro volta, da bonificare, ma questo non è possibile fino a quando non sia stato presentato dal nuovo proprietario e dall’eventuale gestore un progetto definito di recupero del complesso lidense, all’interno del quale sarà comunque mantenuta l’attuale area sanitaria con la piscina.
Su questo punto la situazione non è del tutto chiara, perché, in base a quanto annunciato, il progetto di riuso dell’ex Ospedale al Mare avrebbe dovuto essere concordato dalla Cassa Depositi e Prestiti con Hines, il nuovo gestore del fondo RealVenice - che possiede al Lido anche Excelsior e Des Bains, oltre ad altre proprietà - che ha preso il posto della EstCapital di Gianfranco Mossetto. Il progetto - a cui lavora anche l’architetto Vittorio Gregotti - avrebbe dovuto essere presentato a fine settembre, ma è slittato, perché solo di recente Hines avrebbe raggiunto un accordo con le banche che dovrebbero finanziare tutta l’operazione di recupero sul Lido: quella relativa ai due alberghi di lusso e quella appunto riferita all’ex Ospedale al Mare. Si tratta di capire se la destinazione turistico-ricettiva pensata a suo tempo da EstCapital sia ancora la strada che sarà seguita. Intanto gli unici “inquilini” sicuri di restare sono per ora quelli del teatro Marinoni Bene Comune.(e.t.)
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