Marianna ha troppa fretta di nascere, mamma Giulia partorisce nel bagno di casa a Oriago
La piccola è venuta al mondo all’improvviso, senza l’aiuto del personale sanitario. Il papà le ha tolto il cordone attorno al collo. Tutta la famiglia era positiva al Covid
ORIAGO. Tutta la famiglia è in isolamento perché positiva al Covid compresa mamma Giulia Megioranza, 34 anni, giunta al nono mese di gravidanza e in attesa di una bimba. La piccola Marianna però non ha atteso oltre e giovedì scorso è venuta alla luce nel bagno dell’abitazione della coppia in via Verona ad Oriago. A fare da ostetrico improvvisato, il marito Alessandro Gasparini, 39 anni, libero professionista nel campo assicurativo.
«Da qualche giorno», spiega papà Alessandro, «eravamo tutti a casa, contagiati dal Covid 19. Mia moglie era attesa in 9 mesi della bambina. Improvvisamente ha sentito come delle coliche, che ha scambiato per problemi legati all’infezione virale. Non ha pensato al parto. Per questo è andata in bagno. Dopo poco tempo si è accovacciata sul pavimento dal dolore e ha chiesto auto». Alessandro, accorso in bagno, ha trovato Giulia che stava partorendo sul pavimento. «Mi sono subito reso conto che mia figlia Marianna appena nata era cianotica. Il cordone ombelicale le se era attorcigliato attorno al collo. L’ho liberata dal cordone, il suo colorito è diventato più roseo e ha cominciato a tossire e a piangere». Il pericolo immediato per fortuna era passato sia per Giulia che per la piccola Marianna.
Il papà ha chiamato così immediatamente l’ospedale. In poco tempo è arrivata un’ambulanza dall’ospedale di Dolo che ha portato la donna e la figlia neonata a Mestre, dove era stato programmato il parto, non facendo i conti con la fretta di nascere della piccola Marianna. «Non ho tagliato il cordone ombelicale perché mi è stato detto di non farlo», chiarisce Alessandro, «So che è stato tagliato in ambulanza. Mia moglie, dopo pochi giorni passati in ospedale, sta bene: è tornata a casa ed ha potuto abbracciare anche il primogenito Nicolò che a tre anni ha visto la mamma partorire. Nicolò è stato molto contento della nascita della sorellina ed ha detto che avrebbe voluto abbracciarla subito quando è venuta al mondo. Ora siamo anche tutti negativi al Covid 19».
La notizia del parto rocambolesco ma conclusosi per il meglio ha fatto il giro di Oriago e in tanti si sono assicurati che la famiglia, in particolare la puerpera e la piccola, stesse bene. «Questo fatto gioioso riporta alle cronache me e la mia famiglia», racconta la neo mamma bis, «Non è la prima volta e sempre per un parto. Trentaquattro anni fa, però, la notizia era tragica. Quando siamo nate io e la mia gemella, nostra madre morì per le complicazioni del parto. Una mamma che mi ha dato il dono più grande, quello della vita, e che purtroppo non ho mai conosciuto. Al suo ricordo e a mio papà invece regalo questa nostra storia che, anche se rocambolesca, ha avuto stavolta un lieto fine».
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