Le zone rosse si allargano: ci sarà anche Marghera
Il giro di vite annunciato dal prefetto, con l’individuazione delle aree vietate ai pregiudicati, scatterà dal 13 per il Carnevale
Anche Marghera diventa zona rossa. Non solo le stazioni di Mestre e di Venezia e l’area marciana, dunque.
Il 31 gennaio il prefetto, Darco Pellos, a margine del congresso del sindacato di polizia che si è svolto nella sede della provincia di Venezia, ha annunciato che anche l’area di Marghera più sensibile, rientrerà all’interno delle cosiddette “zone rosse” che saranno messe in atto su indicazione del ministero dell’Interno, già sperimentate, anche se in forma diversa, a fine anno.
«Le stiamo adattando alla conformazione del nostro territorio» ha detto il prefetto «nonostante nel caso di Venezia il regolamento comunale già preveda una serie di provvedimenti i quali parificano questo intervento che consente l’allontanamento dei facinorosi. Le zone rosse verranno adottate durante il Carnevale, ci rivolgiamo alle fasce deboli, per evitare gli episodi simili a quelli avvenuti a Milano e citati dal sottosegretario. Oltre agli altri reati come possono essere i borseggi, vanno annoverate anche le molestie verso le donne e le fasce più deboli della popolazione, queste persone sanno di andare incontro a ulteriori sanzioni ed espulsioni. Il nostro è il tentativo di togliere dal territorio persone che si comportano nei modi peggiori».
Perché anche Marghera
La novità relativa alle zone rosse, è quella dell’inclusione anche di una parte di Marghera. «Oltre alle stazioni e all’area marciana, interesseremo anche un pezzo di Marghera per evitare che si possano creare affluenze di personaggi già pregiudicati e che si comportano in maniera illegale». Dunque oltre all’area della stazione di Mestre, via Piave, via Cappuccina, via Trento, Corso del Popolo, ad essere maggiormente presidiate e vedere incentivate le misure di sicurezza, anche le strade a ridosso della stazione, ma lato Marghera, quelle più a rischio e più sensibili.
Le aree off limits scatteranno il 13 febbraio e termineranno il 4 marzo. Poi potranno essere nuovamente applicate in occasione di grandi eventi. Diventeranno permanenti? «Di certo si tratta di una sperimentazione, che potrà essere replicata negli altri grandi eventi importanti: cercheremo di adottarlo per la Biennale architettura, in arrivo c’è la conferenza delle regioni d’Italia, la Mostra del Cinema. Prendiamo tutte le misure possibili a disposizione».
Cinque anni di zonizzazioni
A Venezia, città speciale e fragile, sotto ogni punto di vista, esistono già da almeno cinque anni le zonizzazioni, sulla scorta della necessità di regolare i flussi nelle occasioni in cui si attendono migliaia di persone.
Un provvedimento che a differenza di quanto avvenuto per Capodanno, sarà dilatato per tutta la durata del Carnevale e diffuso nel territorio. L’obiettivo è precludere queste aree sorvegliate speciali a soggetti molesti e con precedenti e, dove necessario, applicare il daspo urbano. Inoltre la polizia locale del comune di Venezia potrà contare sugli agenti delle polizie locali che collaborano con la città lagunare.Sempre in merito alla partita sicurezza, il sindaco ha spiegato che il Bosco di Mestre è legato alla sicurezza negli stadi e servirà per tenere lontane le situazioni potenzialmente pericolose legate al calcio e alle tifoserie, che spesso mettono in pericolo le forze dell’ordine. —
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