Marghera, sgombero in via Pasini: la casa abbandonata era dimora di sbandati
Tracce di sangue e degrado portano alla bonifica della villetta in via delle Querce. Intervento nell'ambito del progetto "Oculus" per ripristinare legalità e riqualificare spazi urbani.
Dell’esistenza di quella casa, abbandonata da anni, ormai sapevano solo i residenti di via delle Querce. I tanti visitatori del cimitero di Marghera difficilmente intuivano che dietro quella siepe alta e fitta si nascondesse una villetta in disuso.
La conoscevano però i tossicodipendenti della zona, che l’avevano eletta a “tana del buco”, decine e decine di siringhe ammassate a ogni angolo di muro. Lunedì la polizia locale ha messo fine a tutto: accompagnati dagli operatori di Veritas, gli agenti oltre a sgomberare tutto hanno fatto in modo che non fosse più possibile nascondersi dietro una barriera di rovi.
A far riaffiorare lo stabile anonimato dall’ombra, all’inizio di gennaio, le macchie di sangue trovate a pochi metri di distanza da uno dei due varchi nella siepe che permettevano di raggiungere la casa abbandonata (l’altro, sul lato opposto, dava sui campi).
Inevitabile, a quel punto, ipotizzare che quelle tracce fossero state causate da uno scontro tra sbandati, magari iniziato proprio al riparo della vegetazione. Ma qualcosa non coincideva: il giovane che ha avuto la peggio è stato soccorso in viale Vespucci, a Mestre, molto lontano dal luogo dell’accoltellamento. Nei giorni successivi si è capito che quel regolamento di conti era stato consumato vicino al cimitero proprio perché lontano da occhi indiscreti, ma era iniziato altrove e finito poi con una corsa in auto per abbandonare il ferito dove un’ambulanza potesse raccoglierlo.
L’ispezione della Locale lunedì ha scoperto due bivacchi, non sfruttati da tempo; il personale di Veritas ha avviato i lavori per lo sfalcio dell’erba, la rimozione dei rifiuti, il ripristino della recinzione abbattuta e la chiusura degli accessi divelti, interventi che continuavano anche ieri.
Il sopralluogo non ha comunque intercettato nessuno all’interno. Gli agenti si sono poi spostati in via Pasini, sempre a Marghera, per sgomberare un immobile in cui alcuni sbandati si erano introdotti dopo aver forzato una finestra.
«Il progetto Oculus è l’esempio concreto dell’impegno che la polizia locale in collaborazione con gli operatori del pronto intervento Sociale dell’area Coesione sociale stanno portando avanti per ripristinare la legalità in aree abbandonate in attesa di riqualificazione», ha ricordato l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce, «Inoltre, grazie a Veritas, andiamo a risanare luoghi che necessitano di pulizia e riordino migliorando così la qualità degli spazi urbani».
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