Marghera, rottweiler uccide il gatto del vicino. La paura, la querela e l’epigrafe

 “Memi” aveva 18 anni ed era la mascotte del quartiere. Colpito martedì sera mentre era in giardino E’ morto poco dopo in una clinica veterinaria alla Gazzera. Presentata denuncia al commissariato
Foto Agenzia Candussi/ Furlan/ Malcontenta, via Lago di Garda 17/ Epigrafe del gatto Memi
Foto Agenzia Candussi/ Furlan/ Malcontenta, via Lago di Garda 17/ Epigrafe del gatto Memi

MARGHERA. Un gatto azzannato dal rottweiler, suo vicino di casa, è morto poco dopo l’aggressione in una clinica veterinaria alla Gazzera, a causa della rottura del diaframma. E’ accaduto martedì sera verso le 22 in una palazzina di via Lago di Garda 17, a Malcontenta. Adrian, il proprietario del cane, che vive in un appartamento al piano terra, è uscito per far fare una passeggiata al rottweiler - che era però senza museruola - e appena messo il naso oltre il portone del condominio, si è trovato sulla sua strada Memi. E’ un gatto di 18 anni, praticamente la mascotte del quartiere, tanto che pur essendo di proprietà di Mara Bovo - che vive in un appartamento al primo piano, proprio sopra quello in cui sta il cane - non disdegnava visite e crocchette dai vicini.

Il cane, non è chiaro se fosse al guinzaglio o meno, ha puntato il gatto e lo ha azzannato: il proprietario del rottweiler si è messo ad urlare per cercare di fermarlo. Il cane si è fermato e il gatto, agonizzante, si è rifugiato sotto un camper. Una signora, sentendo urlare il ragazzo, si è affacciata alla finestra - come risulta dalla denuncia presentata al commissariato di Marghera - è ha visto il gatto volare dopo essere stato azzannato dal cane. E’ stato proprio il marito della donna a soccorrere per primo il gatto, a prenderlo in braccio e a portarlo, agonizzante, in casa della sua proprietaria. Mara Bovo, accompagnata dal vicino, ha subito accompagnato il gatto in una clinica veterinaria della Gazzera, dove gli specialisti hanno però spiegato alla donna che, nelle condizioni in cui era la bestiola, non c’era praticamente nulla da fare. Motivo per cui la donna ha acconsentito a sopprimerlo, con una puntura, dal momento che di lì a qualche ora sarebbe comunque morto.

Un episodio che ha rinfocolato la tensione nel quartiere, dove la presenza del rottweiler aveva già creato malumori. Nelle denuncia presentata al commissariato infatti sono riportate le testimonianze di alcuni residenti secondo i quali Adrian, soprattutto di sera, esce con il cane, per portarlo nel vicino parco, senza mettergli museruola e guinzaglio. Ora la donna è convinta ad andare fino in fondo per ottenere giustizia per Memi, in memoria della quale ha fatto anche un’epigrafe. La denuncia presentata ieri mattina alla polizia, e l’avvio di una causa civile con l’avvocato. Ai vicini di casa che gli chiedevano spiegazioni Adrian ha risposto che la colpa è stata della signora: doveva tenersi il gatto in casa. Ma è chiaro che, se gli accertamenti confermassero che il cane era senza museruola e senza guinzaglio sarebbe difficile dare la colpa al gatto. «Anche perché qui è pieno di bambini», raccontano i residenti, «cosa potrebbe accadere se il cane avesse una reazione di questo genere di fronte a un bambino?». (f.fur.)

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