Marghera, parto fuori programma: Sofia non aspetta e nasce a casa

Il padre nel ruolo di ostetrica guidato dal Suem via telefono: festa in una casa di via dei tigli
La mamma Giulia Carrer con la piccola Sofia
La mamma Giulia Carrer con la piccola Sofia

MARGHERA. La madre era già pronta a fare il secondo monitoraggio, proprio ieri mattina, e probabilmente a chiedere ai medici di indurre il parto entro la fine della settimana, visto che i tempi erano ormai maturi, ma di contrazioni neppure l'ombra, invece, sorprendendo tutti, la piccola Sofia ha deciso di bruciare le ultime tappe e venire al mondo improvvisamente, quasi una maratoneta che si impegna nell'ultimo scatto alla vista del traguardo. La giornata di domenica, infatti, non poteva riservare sorpresa migliore alla famiglia De Martino di questa nascita fuori tempo e soprattutto fuori posto, visto che la bimba non ha potuto aspettare di raggiungere l'ospedale ed ha perciò visto la luce proprio a casa dei genitori, in via dei Tigli a Marghera.

A raccontare il parto fuori dal comune la stessa Giulia Carrer, mamma orgogliosa e soddisfatta, che ieri sul letto del reparto di ostetricia dell'ospedale dell'Angelo sfoggia un sorriso carico di gioia ed energia.

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«Alle 6.30 ho sentito qualche piccolo dolore, molto leggero, quindi sono rimasta a casa», spiega approfittando di un breve sonnellino della figlioletta, «sono entrata in doccia prima delle nove e proprio sotto l'acqua ho sentito muoversi qualcosa, ma era difficile capire bene cosa stesse succedendo e comunque, ricordandomi il travaglio del mio primo figlio, durato ben sei ore, ero pronta a un parto lungo e faticoso. Invece uscita del bagno ho visto del sangue, ho sentito le fitte acuirsi e ho subito detto a mio marito Davide che non saremmo riusciti a raggiungere l'ospedale, perché già sentivo la testa spingere».

Un operatore del Suem
Un operatore del Suem

È stato in quel momento che casa De Martino si è trasformata quasi in un set hollywoodiano, tra asciugamani bagnati che coprivano il pavimento e telefonate al 118: i sanitari del Suem hanno infatti spiegato passo per passo a mamma e papà cosa bisognava fare e quando i colleghi delle auto mediche hanno raggiunto la coppia, dopo lo stupore iniziale, si sono limitati ad accompagnare le ultime due spinte della donna, poi la piccola Sofia ha salutato il mondo, prima ancora che l'orologio segnasse le dieci del mattino. «La bambina ha pianto subito, e anche il viaggio fino all'ospedale è stato facile e senza problemi», continua Giulia, «qui ci hanno raggiunto i nonni con il fratellino maggiore, di tre anni, che ha anche partecipato al primo bagnetto con grande entusiasmo. Adesso spero di poter tornare a casa presto, magari già mercoledì, ma l'importante è che tutto sia andato bene».

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