Marghera, la Torre 27 cade a pezzi: finalmente arrivano i soldi

Seicentomila euro per fognature e sostituzione grondaie. Il portavoce dei 250 residenti: «Ora attendiamo i lavori»

MARGHERA. Una boccata d’ossigeno per la Torre 27 della Cita, 68 appartamenti, il palazzo del degrado da mesi recintato da Veritas per il rischio di crollo di pezzi di intonaco e pezzi di grondaia, ridotta ormai a un colabrodo. Dopo le numerose proteste dei residenti, le sollecitazioni arrivate anche dai sopralluoghi e dalle interpellanze dei consiglieri Ottavio Serena e Renzo Scarpa, il Comune ha ricavato 600 mila euro per finanziare un piano di interventi per il ripristino funzionale dell’intero stabile, attraverso Insula. Nella torre, alta 13 piani, ci sono circa 250 residenti. Da tempo l’edificio versa in pessime condizioni. L’entità dello stanziamento - fa sapere l’amministrazione comunale - deriva da uno studio di fattibilità che ha analizzato e quotato gli interventi essenziali per garantire la sicurezza dei residenti all’interno dell’edificio. Verranno in primo luogo eseguite tutte le opere idrauliche, edili ed elettriche necessarie a garantire il corretto funzionamento dell’impianto antincendio.

Il progetto da sviluppare a seguito dello stanziamento riguarderà anche la riparazione della linea fognaria, dell’impianto dei citofoni, la sostituzione del rivestimento in piastrelle con nuovo intonaco, la sostituzione delle grondaie che cadono a pezzi, la ricostruzione delle porzioni di calcestruzzo mancanti e di quelle in fase di distacco dalle facciate, l’installazione di canne fumarie esterne che convoglino in copertura i gas emessi degli impianti all’interno dei diversi appartamenti. La somma servirà anche a intervenire sul sistema degli ascensori, per garantire in maniera definitiva il regolare funzionamento e per renderli meno vulnerabili ai vandalismi. «Voglio ringraziare i tecnici che hanno cercato, fino a tarda notte, nelle pieghe del bilancio, le risorse per sistemare questo simbolo di Marghera e della città tutta», ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro, «già in campagna elettorale avevo promesso ai cittadini che se fossi stato eletto avrei avviato i lavori di ristrutturazione. In questi due anni, grazie ad un importante lavoro di efficientamento della macchina comunale e di eliminazione degli sprechi, siamo riusciti a mettere in sicurezza il bilancio e a risparmiare fondi che oggi ci servono per ridare decoro e dignità ad uno stabile che per troppi anni è stato abbandonato».

I residenti della Torre, scottati in passato da troppe promesse non mantenute, si dicono soddisfatti, ma aspettano l’apertura dei cantieri per poter cantar vittoria. Dice Alberto Scarpa, portavoce dei residenti della torre, che più volte hanno sollecitato un intervento dell’amministrazione: «Siamo contenti ma adesso aspettiamo di vedere il via ai lavori anche perché dal palazzo continuano a staccarsi pezzi di grondaie e di intonaco, con il rischio che possano cadere in testa a qualcuno. Sarebbe bene che venissero sistemati anche i 48 garage, dove ci sono continue infiltrazioni d’acqua senza contare che l’altro giorno che è piovuto, proprio a causa delle infiltrazioni, è saltata la corrente elettrica dappertutto, per non parlare dei topi, che continuano a infestare la zona. «Finalmente dopo un sopralluogo, dopo una interpellanza, dopo una sollecitazione alla presidente del consiglio e dopo 4 emendamenti presentati a bilancio, hanno trovato i soldi».

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