Marghera, i passeggeri del bus fanno arrestare due borseggiatori
MARGHERA. Sono stati i passeggeri di un autobus di linea Actv, in servizio da Venezia a Spinea, a chiamare il 113, ieri pomeriggio a Marghera: a bordo, erano stati individuati due soggetti che avevano appena commesso un furto con destrezza in danno di uno dei passeggeri. La volante, subito inviata dalla Sala Operativa della Questura lagunare, ha intercettato il mezzo in via Durando: qui, i passeggeri indicavano agli agenti i due soggetti sospettati di avere commesso il furto, i quali, interpellati in merito, tentavano di negare con veemenza quanto accaduto.
Alcuni testimoni però, in maniera del tutto univoca, raccontavano ai poliziotti che poco prima, all’altezza di via Libertà, uno dei due soggetti era stato visto appoggiarsi insistentemente a un passeggero con un borsello a tracolla (l’autobus era molto affollato e con molti passeggeri in piedi), fino a che, nascondendo il braccio sotto a un’altra borsa, riusciva a sfilare il portafoglio (con all’interno una modesta somma di denaro) dal borsello dell’ignaro passeggero (poi identificato per un 50enne veneziano), per poi passarlo ad un complice che stazionava poco più avanti, in prossimità di una delle porte d’uscita.
Due donne, accortesi di quanto era appena accaduto, avvisavano la vittima del furto appena subito, indicandogli nel contempo gli autori del furto. Questi ultimi, interpellati direttamente dal derubato, negavano con decisione in lingua straniera (dimostrando però di avere capito benissimo la domanda che gli era stata posta), mentre pochi istanti dopo lo stesso portafogli rubato veniva rinvenuto a terra. L’autista dell’autobus, avvisato di quanto accaduto, non apriva le porte (nonostante le pressanti richieste dei due soggetti), ma arrestava la corsa del bus solo in via Durando, dova la volante incrociava il mezzo pubblico.
I due individui sono stati così fermati, si tratta di M.C.G.R., cittadino cileno di 27 anni e A.D.G.A., coetaneo ma cittadino spagnolo; condotti presso gli uffici della Questura di Venezia, si è accertato che il cittadino sudamericano, in Italia senza fissa dimora, era già detentore di prcedenti penali specifici, mentre era stato espulso dal territorio nazionale con un provvedimento emesso e reso esecutivo dalla Questura di Roma nel marzo 2011, quando lo stesso individuo era stato imbarcato su volo diretto con destinazione Caracas. Ii due sono stati posti in stato d’arresto per il reato di furto aggravato in concorso e condotti presso il carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia