Marcon, Follini tenta la riconferma

MARCON. Gli esercizi di matematica si sprecano e c’è chi si avventura in verosimili proporzioni voti- elettori-astensioni, per azzardare probabili vittorie senza passare per le forche caudine del ballottaggio. Domani, come sempre, le variabili faranno la differenza in un Comune di 17.400 abitanti che per la prima volta affronta la sfida elettorale del doppio turno.

Cinque gli aspiranti sindaco che si contendono un territorio strategico per la vicinanza all’Aeroporto: Carlo Zanatto, Roberto Agirmo, Vito Caputo, Andrea Follini e Matteo Romanello. Gli elettori maggiorenni che si recheranno alle urne per scegliere il nuovo corso, sono 13.882.

Nomi nuovi, dunque, molte new entry e parecchi volti avvezzi alla politica. Carlo Zanatto, 40 anni, perito chimico e imprenditore, consigliere uscente un tempo con i 5 Stelle, ha abbandonato partito e simbolo, ma non il progetto e i principi di coerenza in cui crede. La sua lista civica si chiama “Soluzione Marcon Zanatto sindaco” (in lizza ingegneri ma anche mamme e rappresentanti di classe) e come annunciato, il Movimento 5 Stelle non figura. Zanatto ha lanciato la sua candidatura con un video e si propone come il candidato che risolverà le questioni spinose che si trascinano da anni puntando sulla concretezza.

In ordine di estrazione troviamo il 49enne Roberto Agirmo di Indipendenza Noi Veneto, di professione imprenditore. Schietto e diretto con i cittadini, il suo motto è «nessuna promessa». Agirmo ha anche annunciato che se vincerà non guarderà a liste e partiti e sceglierà le persone più competenti per formare la sua giunta.

Vito Caputo, 47 anni, presidente dell’Avis marconese da 8, ispettore della Guardia di finanza per lavoro, è il volto che ha deciso di appoggiare il Pd. Alla sua “prima volta” nel vero senso del termine, di politico non ha nulla. Attivo in ambito sociale e civico, non ha mai avuto tessere di partito in tasca. Attorno a lui il consenso è trasversale e abbraccia componenti dell’ex giunta e consiglieri Pd, ma anche i cittadini che l’hanno conosciuto sino ad oggi come impegnato in mille attività. Quattro le liste che lo sostengono: “Lista Pd per Vito Caputo”, dove ritroviamo, tra gli altri, l’assessore uscente Gianpietro Puleo, la civica “Marcon Comunità in Progresso” che si rifà ai valori del centrosinistra, capeggiata da Alberto Favaretto ex consigliere Pd uscente; “Marcon Futura” è la composita lista civica del candidato sindaco e raccoglie commercianti, imprenditori, esponenti dell’associazionismo. Infine la civica “Noi Marcon per Vito Caputo”, della quale fanno parte Federico Moretto e Andrea Scantamburlo, consiglieri uscenti, ma anche diverse donne tra cui Daniela Chisso e Anna Dalla Tor.

Andrea Follini, 49 anni, sindaco uscente, sottoufficiale della polizia locale di Venezia, è deciso a tentare il tutto per tutto per non lasciarsi sfuggire il secondo mandato e continuare il progetto iniziato cinque anni fa, quando era sostenuto anche dal Pd.

Il sindaco socialista (Psi), che ha approvato il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento e il registro delle unioni civili, è appoggiato da due liste civiche: “Io scelgo Marcon-Follini Sindaco” e “Marcon In comune Insieme a Sinistra”. È sostenuto dal Partito Socialista Italiano e dal Centro Democratico di Bruno Tabacci: in lista con il sindaco uscente, il coordinatore provinciale Michele Scibelli e il presidente uscente del consiglio comunale, Angelo Varlese. Fedele a Follini anche l’assessore uscente, Mauro Scroccaro.

Matteo Romanello, 27 anni, geometra di professione, consigliere uscente della Lega, da diversi anni in prima linea nella vita politica locale. Romanello ha ricompattato il centrodestra sotto la sua egida, è fiero di chi lo supporta, partiti e civiche, e sostiene con orgoglio che la sua è la vera compagine formata da esponenti della società civile. In suo appoggio quattro liste: Fratelli d’Italia, Lega Nord, la civica Insieme per Marcon Romanello Sindaco e Forza Italia.