Case e supermercato al posto del centro civico, bagarre in Consiglio a Marcon
Piano degli interventi, la variante approvata dalla maggioranza. Il Pd: «L’edificio va salvato, è un luogo della nostra identità»
Con una seduta fiume alla vigilia di Natale, il consiglio comunale di Marcon ha approvato in via definitiva la variante 5 al Piano degli interventi. Molti i progetti affrontati.
Tra questi, la bonifica dall’amianto dell’area ex Longo con la contropartita di un supermercato da realizzare in via Pialoi; la riqualificazione dell’ex acciaieria Laval con l’insediamento di un’attività di logistica; il cambio di destinazione d’uso del terreno su cui sorge il centro civico Aldo Moro, in vista della sua vendita.
La variante recepisce anche l’accordo tra Comune e Scout Agesci per la gestione del parco di via Meucci, confermandone la destinazione a verde.
Il sindaco Matteo Romanello ha ricordato che la variante era stata votata in prima battuta dal consiglio comunale a giugno.
In questi mesi ha superato il vaglio della Commissione regionale Vas e sono giunte 26 osservazioni, che il consiglio comunale ha affrontato nella seduta pre-natalizia. Due i temi che hanno incendiato la discussione.
A iniziare dal futuro del centro civico Aldo Moro, che ospita anche la sala consiliare. La variante ha confermato il cambio di destinazione d’uso dell’area, in vista di una futura vendita che potrebbe lasciare spazio a un intervento residenziale.
Contro l’ipotesi si erano schierati diversi ex sindaci.
«Demolire un edificio storico significa molto più che perdere una struttura fisica», ha attaccato il consigliere Marco Casoni (Pd), «È cancellare un frammento di un’identità collettiva. Il centro civico meriterebbe grande attenzione».
La scelta della maggioranza è stata difesa dal consigliere Samuele Cardin (Siamo Marcon), che ha ricordato l’importanza di trasferire la sala consiliare all’interno del nuovo municipio.
L’altro tema “caldo” è legato all’accordo pubblico privato che porterà alla bonifica dell’area ex Longo. In cambio la nuova proprietà potrà spendere il credito edilizio per un nuovo supermercato (1.500 mq di superficie di vendita), che sorgerà in un’area oggi agricola tra via Alta e via Pialoi. Una petizione con 579 firme chiedeva di mantenerla agricola.
«Una scelta scellerata, Marcon non ha bisogno di un altro ipermercato. Non avevamo bisogno di cementificare, quell’area era perfetta per pensare a un progetto di bosco», ha aggiunto Casoni.
Mentre Arcangelo Varlese (Io Scelgo Marcon) teme un aumento del traffico con il supermercato.
I gruppi di minoranza “Democratici Progressisti” e “Io Scelgo Marcon” hanno presentato delle osservazioni, illustrate dal consigliere Calce. Per Margherita Lachin (Pd) è mancato un confronto con la cittadinanza su una variante che «prevede ulteriore consumo di suolo», in contrasto con gli obiettivi della legge regionale. Ma il sindaco Romanello ha ribattuto che queste considerazioni saranno affrontate nella futura variante 7.
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