Marcon, bilancio di 3 mesi il Pd punzecchia Follini

Il partito sottolinea le difficoltà incontrate dall’amministrazione con l’incendio alla Nuova Esa. Ma chiede più forza sulla Tav e sulla Città metropolitana
Di Marta Artico
MARCON:.CANDIDATI SINDACO:.ANDREA FOLLINI.24-3-12 LIGHT IMAGE
MARCON:.CANDIDATI SINDACO:.ANDREA FOLLINI.24-3-12 LIGHT IMAGE

MARCON. A poco più di tre mesi dall’insediamento del sindaco Follini e del gruppo di maggioranza “Io Scelgo Marcon” il Partito Democratico locale fa un primo bilancio, mettendo in luce quanto è stato fatto e cosa c’è da migliorare, senza risparmiare qualche frecciatina. Sullo sfondo l’incendio della Nuova Esa, prima emergenza da affrontare durante la concilia tura. «Dopo l’evento nefasto del 27 giugno scorso», scrive il segretario, Alberto Favaretto «oltre a Marcon anche altri hanno messo tra le proprie priorità lo smaltimento delle tonnellate di rifiuti pericolosi di via Fornace. La prima tranche di 500 mila euro (dei due milioni previsti) stanziati dalla Regione per mettere in sicurezza il sito, sono il segnale che finalmente si comincerà a portare via i primi bidoni. Confidiamo che nei prossimi mesi venga sbloccato l’ulteriore milione e mezzo del fondo stanziato, consapevoli che questo non basterà per mettere in sicurezza l’area. Il nostro impegno, sarà quello di approntare un piano di emergenza per questo tipo di disastri, avendo ben presente che la tempestività di comunicazione è di primaria importanza».

«Questi passaggi», incalza, «devono aver un iter breve, non possiamo permetterci di perdere neanche un giorno». Sul piano degli equilibri di coalizione, Favaretto però, fa notare che «non sono mancati alcuni passaggi e posizioni all’interno della maggioranza che hanno destato qualche perplessità: è evidente che permangono alcune questioni aperte che riguardano prettamente il rapporto politico tra le forze di coalizione». «Alcuni distinguo e qualche inciampo nelle votazioni in commissioni e in consiglio», spiega, «non sono segnali da sottovalutare. Certo questa è un’amministrazione ancora “giovane” ed alcune cose dovranno essere sicuramente calibrate, ma ciò andrà fatto alla svelta».

Il Pd rimarca che ci sono mozioni, interrogazioni e interpellanze in sospeso (il riferimento è al lavoro del consigliere di Idv, Francesco Tarricone) che non sono ancora discusse e caldeggia un consiglio ad hoc. Un passaggio sul tema della Tav “una questione da prendere in mano” e sulla città metropolitana: «Marcon dovrà essere in grado di svolgere un ruolo importante assieme a tutti gli altri comuni, non possiamo permetterci di non essere tra gli artefici ed essere meramente spettatori di un cambiamento che influenzerà tutta la Provincia. Dovremo essere capaci di incidere sul piano politico territoriale, ma senza una compattezza tra i partiti di maggioranza, ciò risulterà una chimera».

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