Marcon, sfilano 150 mezzi militari storici: polemiche e tensioni
Figuranti vestiti con le effigie degli eserciti americano e inglese. Il sindaco Romanello: «Visto come un atto ostile, ma la piazza era in festa». In parallelo, un presidio per la pace

Da una parte la Colonna della Libertà, con i mezzi militari della Seconda Guerra Mondiale che hanno sfilato in centro. Dall’altra, il presidio dei pacifisti per dire no alla guerra. Confronto a distanza sabato 26 aprile a Marcon, al passaggio della rievocazione storica legata alla Festa della Liberazione, con circa 150 veicoli militari e i figuranti vestiti con le effigie degli eserciti americano e inglese. Al presidio pacifista una cinquantina di attivisti di Anpi, gruppo Bella Ciao e partiti del centrosinistra.

«Presidio pacifico, con musica e slogan per la pace e contro la guerra», hanno detto gli organizzatori. Era stata chiesta la regolare autorizzazione alle autorità di polizia. Sembra che vi fosse il parere negativo di occupazione del suolo pubblico da parte del Comune. «Abbiamo voluto la Colonna della Libertà per celebrare la Liberazione e dare un segnale di apertura», ha commentato il sindaco Matteo Romanello, «Pensavamo di valorizzarla ulteriormente con quest’iniziativa. Ma questo è stato visto per l’ennesima volta come un atto ostile. Mentre la piazza era in festa». Polemica anche per il sindaco arrivato a bordo di un mezzo militare americano. «Può un sindaco onorare il 25 aprile con un evento ambiguo, finanziato con soldi pubblici?», chiede Marco Casoni del Partito Democratico.
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