Marcia anti terrorismo Jesolo non risponde, è flop

Solo un centinaio di partecipanti, la maggior parte musulmani: nessun politico e pochi residenti. Organizzatori delusi, Murador: «Questa è una città fascistoide»
JESOLO - DINO TOMMASELLA - BASCHIERI - MANIFESTAZIONE ISLAM=PACE
JESOLO - DINO TOMMASELLA - BASCHIERI - MANIFESTAZIONE ISLAM=PACE

JESOLO. Alla marcia contro terrorismo e Isi promossa da Sel e Comitato per i diritti civili, partecipa solo un centinaio di persone. Avevano aderito all’iniziativa anche Cgil, associazione Lgbte, Movimento 5 Stelle, “Sinistra” di Rodolfo Murador e comunità islamica “Incontro”, la componente più numerosa a sfilare tra le piazze e la via principale del lido, abituata più allo struscio che alle manifestazioni pacifiste. Sono mancati i politici e i cittadini.

In piazza Mazzini, luogo di ritrovo, tante persone sì, ma a prendere il primo sole primaverile sulle tarrazze dei bar, così come lungo la sfilata in via Bafile verso piazza Marconi. Molti si sono chiesti cosa stesse succendendo al lido. «Non potevamo che aspettarci questo», dice Salvatore Esposito di Sel, «in un Comune in cui la mancanza di un’etica sociale e politica porta alle corruzioni di ogni genere. Noi vogliamo spiegare che gli islamici non sono i cattivi, che il Corano ritiene la pace fondamentale nella vita e la società, che i primi a ribellarsi all’Isis sono gli islamici stessi, consapevoli di come quei terroristi considerino gli uomini, le donne o i bambini alla stregua di soldati spietati. E non dimentichiamo che senza gli islamici a Jesolo, comunità di gran lunga maggioritaria, si fermerebbe la maggior parte delle attività turistiche, dai bar, ai ristoranti e gli alberghi».

Sono circa 1.500 i cittadini del Bangladesh, senza contare altre etnie, che lavorano stabilmente durante la stagione estiva sul litorale; già sono state organizzate giornate dedicate agli islamici, come la festa per la fine del Ramadan, il digiuno rituale, con un certo successo. L’integrazione a Jesolo ha fatto passi avanti e il sindaco Valerio Zoggia aveva già ricordato che un’iniziativa per la pace era già stata organizzata dal Comune con le scuole a Jesolo Paese. Insomma, l’iniziativa di ieri, sia pure legittima, non implicava una partecipazione del Comune. Il gruppo di Fratelli d’Italia, con Lucas Pavanetto in testa, aveva invece criticato questa marcia per la pace con gli islamici, che avrebbe bloccato la città e costretto le forze di polizia a sorvegliare il corteo.

Murador, del movimento “Sinistra”, da lui fondato, è stato molto duro circa l’esito della marcia: «Jesolo è una città fascistoide e lo ha dimostrato più volte, come in questo caso in cui sono venuti a mancare i politici, espressione in fondo dei cittadini. Si trattava di dire no al terrorismo, ma questa giunta non rappresenta la città». Del resto, ieri, qualche jesolano aveva postato su Facebook le sue foto a Predappio, in marcia verso la tomba del Duce, con tanti incollati al telefonino a seguirlo con gli immancabili “mi piace”.

Giovanni Cagnassi

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