Mappa degli impianti 5G, più di 50 nel Veneto orientale: Jesolo in cima alla lista

JESOLO. Nessuna richiesta di antenne 5G nel Basso Piave. Lo precisa la sindaca di Musile, presidente della Conferenza dei sindaci, Silvia Susanna, dopo un' attenta visione dei piani previsti per il Veneto orientale. Non ci sono in previsione a San Donà e neppure a Musile, ma in numerosi altri Comuni del territorio.
A Jesolo ben 8, a Portogruaro 6, altri 8 a San Michele al Tagliamento-Bibione, 4 a San Stino di Livenza, 3 a Concordia e altrettanti a Cavallino Treporti. Poi in altri comuni, ma in misura minore (vedi tabella). Si tratta di impianti 5G a 790 MHz, solo uno (a Jesolo) è 5G a 3700 Mhz.
«Ci stiamo informando accuratamente, ma Arpav ha confermato che la pericolosità non è maggiore di quella degli impianti 4G e non dovrebbero sorgere problemi».
Gli ambientalisti sono sul piede di guerra. Leida, Lega italiana difesa ambiente e animali, chiede che ogni amministrazione approvi l'ordinanza contro il 5G. «Lo hanno fatto 500 Comuni in Italia» ricorda il presidente regionale, Andrea Marin «non vedo perchè non lo debbano fare anche qui. Jesolo ha una previsione di 8 impianti, ma almeno il Comune si è dotato di questa ordinanza.
«Chiediamo di intervenire a tutela della salute pubblica poiché non è stato effettuato alcun test preliminare riguardo gli effetti a lungo termine sulla salute umana e l'ambiente dovuti all'aggiunta della nuova tecnologia 5G alle esistenti, e lo Stato non risulta in grado di garantirne l'innocuità. Inoltre, l'asta delle frequenze 5G è stata effettuata senza avere ottenuto dagli enti preposti il necessario preventivo parere sanitario».
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