Manutenzioni al via, si accendono le torce
Telefonate nella notte per i bagliori sul cielo di Porto Marghera. L’intervento è programmato per l’impianto del cracking
«Ma cosa sono quelli luci là in fondo a Marghera?». Nonostante le comunicazioni dei giorni scorsi e il messaggio inviato sabato all’Arpav sui telefonini di molti veneziani che annunciava le «accensioni delle torce di Fusina attivate per manutenzione programmata degli impianti Versalis» non sono mancate la scorsa notte le segnalazioni ai vigili del fuoco, arrivate anche da Vittorio Veneto, per quelle due fiamme accese sul cielo di Porto di Marghera. Le torce sono state accese, come da programma e come comunicato dall’azienda, per le operazioni di fermata generale per la manutenzione programmata degli impianti di cracking e di produzione aromatici a Porto Marghera. Un investimento complessivo di circa 23 milioni di euro, che impegna 800 lavoratori di imprese terze al giorno per una durata di quasi due mesi. «Durante le operazioni di fermata è prevista l’attivazione automatica dei sistemi di sicurezza con l’accensione delle torce, nel rispetto di quanto prescritto dalle autorizzazioni; contestualmente, verrà fornita puntuale comunicazione preventiva agli enti nel rispetto del Protocollo vigente», aveva spiegato Eni nei giorni scorsi, per tranquillizzare istituzioni e cittadini, sempre in allerta per il rischio chimico di un polo industriale a due passi da casa, soprattutto per i residenti di Malcontenta e l’area Sud di Marghera.
Nella notte tra sabato e domenica le torce, anche a causa delle condizioni climatiche, sono state ben visibili dalla Riviera del Brenta, dal Miranese, da tutto il Veneto orientale e anche dal Trevigiano. Una prima accensione torce, sempre nell’ambito dell’operazione di riduzione del carico propedeutiche alla fermata per la manutenzione programmata dell’impianto di cracking (CR 1-3) e dell’impianto di produzione aromatici (CR 20-23), c’era stata giovedì 31 agosto, e anche in quel caso molte erano state le telefonare a vigili del fuoco e vigili urbani per avere informazioni. In questi casi il gas inviato a combustione è costituito prevalentemente da etilene. E’ bene sapere che le fiaccole rimarranno attive per la combustione di piccole quantità di idrocarburi contenute nei flussi di azoto, utilizzati per la bonifica di sezioni dell'impianto anche nei giorni successivi alla fermata e fino al riavvio dei cicli produttivi, quindi qualche altro bagliore potrebbe tornare a illuminare il cielo di Porto Marghera. L’intervento per la manutenzione dell’impianto del cracking di Versalis - ne era prevista la dismissione ma poi è stato rilanciato perché sono tornate condizioni di mercato favorevoli - prevede anche l’investimento di 50 milioni di euro per l’ installazione di due nuove caldaie per la produzione di vapore.
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