Manuela Cacco: Freddy mi ha chiesto di coprirlo

La tabaccaia di Camponogara: "Mi ha detto di indossare il piumino ma non mi ha dato spiegazioni"

PADOVA.  Debora, quella tosta, misteriosa e imperscrutabile. Manuela, quella debole che, confessando la farsa del piumino, ha aperto un varco per scoprire la verità sulla fine di Isabella Noventa. Ore 11.45 di giovedì: per l’interrogatorio davanti al gip Cavaggion, è il turno della sorella del ballerino-assassino, Debora Sorgato, 44 anni. È provata. Ma resta fredda e distaccata, limitandosi a pronunciare una stringata spontanea dichiarazione: «Non ho fatto del male alla signora Noventa».

Poco dopo tocca a Manuela Cacco (difesa dall’avvocato Menegazzo) che accetta l’interrogatorio. Ripete quanto riferito in questura: era lei a indossare il piumino bianco di Isabella... Glielo aveva chiesto Freddy appena arrivata a casa sua, poco prima di mezzanotte, per andare a ballare al Relax. «Mi ha detto “indossa questo... È il piumino di Isabella”. Era tranquillo. Solo in auto (stavano raggiungendo il centro di Padova per la messinscena della passeggiata) ho chiesto perché... “Sai, devo coprire una cosa che ho fatto” aveva detto Freddy». Nessun’altra richiesta di spiegazione all’uomo di cui era infatuata. Le immagini delle telecamere installate nelle piazze di Padova avevano svelato subito che non si trattava di Isabella: la borsa e le scarpe erano di Manuela. Peraltro la donna teneva la borsa a sinistra mentre Isabella reggeva la tracolla solo a destra.

La Cacco è sospettata di aver perseguitato per mesi Isabella con messaggi anonimi: un’azione di stalking denunciata dalla vittima. In somma «anche le complici di Sorgato si sono trovate al posto giusto nel momento giusto senza che risultino contatti telefonici finalizzati a orchestrare all’ultimo momento i loro movimenti» scrive ancora il gip nell’ordinanza, «Le due complici intervengono senza bisogno di alcuna chiamata d’aiuto da parte di Freddy». E poi ci sono le registrazioni video dei varchi stradali. Quelli installati a Noventa riprendono la Golf di Debora e, prima, la Polo di Manuela che raggiungono la casa di Freddy. Poco dopo alle 00.55 la “carovana” (formata dall’Audi dell’uomo e dalla Golf della sorella) riparte per il centro storico di Padova. In piazzale Stanga le due vetture sono immortalate una dietro l’altra.

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