Mantovani: 35 mln di lavori Dipendenti, stipendi salvi

Cantieri del Mose, trovato l’accordo in Prefettura con il Consorzio Venezia Nuova Resta il nodo dei 172 esuberi. Cauti i sindacati: «Valuteremo le conseguenze» 
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 24.04.2013.- Cantieri "MOSE".- Nella foto la chiusa del porto rifugio di Punta Sabbioni.-
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 24.04.2013.- Cantieri "MOSE".- Nella foto la chiusa del porto rifugio di Punta Sabbioni.-
Lavori per almeno 35 milioni di euro entro febbraio 2018 per la Ing. Mantovani e un anticipo del 20% nei prossimi giorni per dare modo all’azienda di ripartire al più presto con i cantieri.


È questo solo il primo dei tre punti dell’accordo stilato ieri in prefettura a Venezia fra il provveditore Interregionale per le Opere pubbliche del Veneto, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia (l’ex Magistrato alle acque), le organizzazioni Sindacali di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, il commissario straordinario del Consorzio Venezia Nuova, la Regione e i rappresentanti della Mantovani, con la collaborazione di Confindustria e Ance. Non solo Mantovani potrà godere di una considerevole iniezione di liquidità a breve termine ma il Consorzio si è impegnato pure a versare «al più presto possibile» si legge nella nota della prefettura di Venezia «una somma congrua, al fine di provvedere al pagamento degli stipendi e dei salari dei dipendenti per il periodo novembre dicembre 2017, comprensivo della tredicesima mensilità nel rispetto di quanto previsto al riguardo dal Codice dei Contratti». Un risultato importatante soprattutto visto dal punto di vista dei lavoratori dell’azienda che aveva a più riprese denunciato difficoltà di bilancio legate ai mancati pagamenti per le opere già realizzate e da cantierare del Mose. E con la promessa di un’iniezione di liquidità da 35 milioni di euro entro febbraio 2018 anche i circa 250 lavoratori rimasti in Mantovani, 172 dei quali soggetti ad una procedura di mobilità che rischia di lasciare senza redditto altrettante famiglie, possono, forse, tirare un respiro di sollievo.


E mentre i sindacati informano i lavoratori e si confrontano con i dipendenti sulla linea da seguire nel prossimo futuro, la vertenza sulla mobilità non vede dopo l’incontro in Prefettura novità sostanziali. In effetti in questo senso l’esito del lungo confronto fra le parti in prefettura non fa che ribadire la necessità di futuri e programmati incontri in sede aziendale e regionale per «valutare» si legge nella nota «l’incidenza dei nuovi lavori sull’esubero dichiarato». Nel frattempo la società - gli scontro con il Cvn negli ultimi mesi non sono mancati - esprime la sua prudente soddisfazione in merito all’accordo raggiunto, senza però aggiungere nulla in merito al nodo mobilità per i propri dipendenti. «Siamo parzialmente soddisfatti» dichiara l’amministratore delegato di Mantovani Maurizio Boschiero. «L’importanza della sede istituzionale dell’accordo è evidente e ci si augura di vede i fatti seguire alle dichiarazioni. Anche nell’agosto scorso era stato firmato un accordo che è rimasto invece lettera morta e che ci ha costretti ad adire a vie legali ottenendo delle ingiunzioni di pagamento a cui ci auguriamo non si voglia ricorrere. Ad ogni modo per programmare le attività di cantiere abbiamo la necessità di vedere assegnate le rispettive quote lavori e di vedere riconosciuti, almeno in parte i pagamenti per i lavori già eseguiti».


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