«Mantenete le promesse su Vinyls e Montefibre»

Gli operai in cassa integrazione o già in mobilità protestano davanti al Vega «Sono passati inutilmente 5 anni, ora il Comune deve impegnare Omp e Porto»
Di Gianni Favarato
Conferenza sull'industria croceristica presso Confindustria Venezia
Conferenza sull'industria croceristica presso Confindustria Venezia

MARGHERA. Ieri, davanti all’edificio Antares del Parco Vega dove si è tenuta l’assemblea congiunta delle associazioni imprenditoriali e dei sindacati dei lavoratori sul traffico crocieristico a Venezia, c’erano anche i lavoratori in cassa integrazione e mobilità della Vinyls e di Montefibre, due fabbriche storiche del Petrolchimico chiuse definitivamente ormai da cinque anni. «Siamo venuti qui per ricordare a tutti, a cominciare da Confindustria e Autorità Portuale», hanno spiegato i lavoratori “armati” di striscioni e bandiere, «che le promesse di nuove iniziative imprenditoriali e produttive, come quella dell’Oleificio Medio Piave per Vinyls e il terminal Portuale che dovrebbe sorgere sulle aree dell’ex Montefibre, sono rimaste parole, qualche volta scritte sulla carta e, comunque, solo parole che non si sono tradotte in pratica, come dimostra il fatto che gan parte di noi non è riuscita a trovare un nuovo posto di lavoro e quelli che ci avevano garantito sembrano sempre più un’illusione creata ad arte per tenerci buoni».

Le segreterie di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil a nome dei lavoratori delle due ex fabbriche - come spiega il volantino distribuito a tutti i partecipanti dell’assemblea promossa da Confindustria al Vega - «sostengono le soluzioni utili a salvaguardare il bacino San Marco dalle Grandi Navi ma anche le industrie e l'occupazione e nel caso fosse necessario siamo pronti ad avviare tutte le iniziative di mobilitazione dei lavoratori chimici e della raffinazione per tutelare il patrimonio industriale, portuale, commerciale e occupazionale di Porto Marghera».

«Quello che sta avvenendo sulle aree dedicate alla produzione industriale», continua il comunicato dei chimici, «dev'essere gestito in termini trasparenti e senza quei giochetti che fino ad oggi si sono fatti per chiudere le aziende. Ricordiamo la vicenda della cessione delle aree di Syndial (Eni), quella di Montefibre e per ultima quella della Vinyls con una manifestazione di interesse dell'Oleificio Medio Piave (Omp) conclusasi con un rogito di acquisto delle aree Syndial, provviste di una banchina che sta diventando sempre più il motivo del contendere».

I sindacati dei chimici veneziani ammettono che «non è chiaro se Omp voglia realmente costruire i nuovi impianti promessi o se è solo interessato a movimentare le proprie merci e quindi svolgere solo attività di logistica» e aspettano un chiarimento all'incontro del 26 maggio prossimo, convocato dal Comune.

Per quanto riguarda Montefibre, i lavoratori hanno chiesto al presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Costa, un «incontro per verificare il possibile e promesso ricollocamento dei lavoratori in mobilità nelle nuove attività logistiche».

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