Manovra, Zaccariotto: «Taglieremo le imposte e addio patto di stabilità»
VENEZIA. Ipotesi di taglio delle tasse provinciali e di abbandono del patto di stabilità: ne ha parlato ieri in una conferenza stampa la presidente della Provincia, Francesca Zaccariotto, all’uscita da una riunione di giunta. Rispondendo a una domanda su un eventuale taglio delle tasse provinciali, la presidente ha detto: «Abbiamo fatto anche questa riflessione perché se la Provincia di Venezia, che è una delle più virtuose d’Italia, ha saputo gestire il proprio patrimonio e il proprio bilancio in maniera corretta, credo che oggi restituire alla Regione o allo Stato, che vuole sopprimerci, il frutto dei sacrifici della nostra gente non sia corretto. Quindi noi utilizzeremmo le nostre risorse (come le azioni Save) per tagliare le tasse».
«Se non possiamo più lavorare per il futuro – ha detto ancora la presidente – i soldi della Provincia siano usati, al di là del patto di stabilità, per realizzare scuole più moderne e viabilità più sicura, prima che vengono utilizzati da altri».
Dura è stata la risposta di Zaccariotto al decreto Monti sulle Province. «Riteniamo – ha esordito la presidente – che molti elementi dell’articolo 23 del decreto Monti siano incostituzionali, tanto quanto lo era (ma è un problema che ora pare superato) quello della decadenza degli amministratori e mi riferisco alle competenze, all’esistenza della Provincia stessa: io non posso andare a togliere competenza a un ente che a tutt’oggi è ancora inserito nella Costituzione. E’ necessaria una legge che vada a definire le modalità», ha sottolineato Zaccariotto: è fondamentale, sempre secondo la presidente, che ci sia una legge che definisca di che cosa le Province devono occuparsi.
«Il coordinamento – precisa la presidente – lo si fa sulla base di un mandato preciso, di un tema preciso: coordiniamo che cosa? Andranno le Province a coordinare il settore dell’ambiente, dell’edilizia scolastica?». Zaccariotto ha anche espresso l’auspicio che la Regione si rivolga alla Conferenza delle Regioni perché venga dato un indirizzo coordinato e, soprattutto, unitario nei confronti delle Province.
Secondo Zaccariotto, comunque, bisogna attendere che il decreto Monti diventi legge: «Quando avremo in mano la legge approvata nella sua interezza – ha aggiunto Zaccariotto – credo che saremo in grado di capire come muoverci; abbiamo anche deciso di fare un incontro con le organizzazioni sindacali del personale, a legge approvata, perché riteniamo sia corretto informare il nostro personale non solo sul contenuto della legge, ma anche su come l’azienda intenda muoversi al riguardo». Nel frattempo, in attesa che il tutto diventi, appunto, legge, le cose in Provincia non cambieranno.
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