Manomettono il lampione e razziano tre villette

Crea. La tecnica utilizzata potrebbe essere la nuova frontiera inaugurata dai ladri La banda ha fatto incetta di preziosi e contanti. I residenti chiedono più controlli

CREA. Lasciano il quartiere al buio per poi razziare indisturbati le case. Attenzione perché la tecnica utilizzata nei giorni scorsi a Crea potrebbe essere la nuova frontiera inaugurata dai topi d’appartamento per effettuare altri colpi. Il black out di mezzo paese, non solo, potrebbe aver provocato almeno tre blitz denunciati mercoledì sera dai residenti, ma essere un vero e proprio atto di sabotaggio voluto dai predatori per coprire la loro azione.

Venerdì pomeriggio, infatti, i tecnici della ditta di manutenzione che lavorano per conto del Comune di Spinea hanno trovato un palo della luce manomesso proprio a Crea, in zona appartata. Ignoti hanno collegato la massa-terra del lampione alla corrente, provocando un corto circuito sulla linea che alimenta l’intero quartiere. Ovviamente non c’è la firma né sull’atto vandalico, né sui furti, ma il sospetto di un collegamento tra i due episodi è forte, tanto che anche il Comune ha deciso di sporgere denuncia.

La querela arriva sul tavolo dei carabinieri dove si trovano già le denunce dei residenti che hanno avuto la casa visitata dai ladri proprio durante le ore di interruzione della corrente. Fino a venerdì l’ipotesi più plausibile era che i ladri avessero approfittato del maxi black-out per entrare in azione: sfruttando il buio hanno infatti razziato due villette e un appartamento, nell’ormai consueto orario prima di cena. In un caso i ladri sono entrati in una villetta di via Crea dalla finestra, subito dopo che la proprietaria era uscita per far visita a una conoscente che abita poco lontano. All’interno hanno fatto incetta di monili e argenteria. Colpo simile anche in via Rossini, zona Passante, dove i ladri hanno scardinato una finestra, entrando e rubando preziosi e contanti. Infine l’appartamento, sempre nello stesso quartiere: stavolta i predoni sono entrati forzando il portone d’ingresso e razziando l’alloggio. Tre colpi in poco più di un’ora, probabilmente della stessa banda che pareva aver colto il momento propizio causato dal black out accidentale. Poi, però, i tecnici, durante il sopralluogo di ripristino, hanno individuato il punto luce manomesso.

Tra le ipotesi, a questo punto, quella che siano stati gli stessi delinquenti a sabotare l’impianto per poi entrare in azione con i favori del buio. Un azzardo tra l’altro, visto la pericolosità per gli stessi ladri che hanno probabilmente rischiato anche di rimanere folgorati. Ieri la corrente è tornata in tutta Crea: adesso però in paese chiedono tutti maggiori controlli. L’invito intanto, in caso di improvvisi black-out, è di prestare attenzione a movimenti sospetti e soprattutto non lasciare incustodite case e auto.

Filippo De Gaspari

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