Mano tesa agli artigiani stanziati trenta milioni

Portogruaro. Annunciato l’accordo con Friuladria per sbloccare i finanziamenti La categoria vede la fine della crisi. Primi segnali positivi da Annone e Gruaro

PORTOGRUARO. È stato presentato ieri mattina, nella storica Biblioteca Antica del collegio Marconi di Portogruaro, il protocollo d’intesa denominato “Normali imprenditori” sottoscritto da Friuladria, Confartigianato, Imprese Veneto orientale Portogruaro, Cofidi veneziano, Confartigianato Imprese di San Donà e Banca Popolare Friuladria. «Fare impresa oggi è un atto di eroismo, facciamolo ritornare alla normalità», è lo slogan che accompagna quest’iniziativa dove Friuladria mette a disposizione 30 milioni di euro per le imprese del territorio, sotto forma di mutui, agevolazioni, prestiti. L’obiettivo delle imprese, con questo sistema, è avere tempi di risposta rapidi e certi alle richieste di finanziamento, tenendo comunque presente che, come hanno detto i relatori, «è meglio un no sincero, che un sì di plastica». È stata ribadita la cosiddetta “teoria di Saccomanni”, il ministro che ha detto: «siamo di fronte a un sentimento positivo diffuso in tutti i settori economici». Tra i relatori c’erano Giuseppe Morellato, direttore commerciale per il Veneto di Friuladria; Sandro Ravenna (Cofidi Venezia) con il vicedirettore Mauro Anese. E poi Siro Martin, presidente di Confartigianato del Portogruarese e l’omologo del Sandonatese Ildebrando Lava. «L’iniziativa», ha spiegato proprio Lava, «rappresenta un passo avanti per cercare di portare la categoria degli artigiani al di fuori di un tunnel che sembra interminabile. Gli sforzi che stiamo profondendo sono notevoli. Tentiamo tutte le vie possibili per permettere ai nostri artigiani di alzare la testa». La sintesi tra le aziende fallite e quelle avviate è impietoso per il portogruarese. Le uniche note positive arrivano da Gruaro (+2,22%) e Annone Veneto (+0,75%). «Ci sarà una ripresa graduale», ha però riferito Siro Martin, neo eletto presidente di Confartigianato del Portogruarese, «occorre fare squadra per risollevarci. Con Cofidi e con Friuladria lavoriamo proprio in questa direzione». Anche Cofidi veneziano fa la sua parte con 9200 aziende associate e 117 milioni di stock di garanzia in essere. I nuovi soci sono incrementati del 19,60%, con un aumento del 7,69% degli affidamenti. Nel Veneto orientale ci sono il 33% delle imprese associate, e oltre il 35% dei finanziamenti erogati, pari a 56 milioni di euro su un totale di 158,3 milioni. Sono stati distribuiti crediti più nel Portogruarese (23,9 milioni) che nel Sandonatese (16,3) e questo la dice lunga su dove la crisi abbia colpito maggiormente. «La politica di salvaguardia del capitale ci permettere di crescere in tempi di crisi – afferma il presidente di Cofidi veneziano Sandro Ravenna, «ma la situazione si conferma molto critica».

Rosario Padovano

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