Maniero alle prese con le sostituzioni dopo la cacciata di tre assessori
di Alessandro Abbadir
MIRA. Scatta il toto assessori in comune a Mira dopo l’annunciata defenestrazione da parte del sindaco Alvise Maniero dell’assessore Roberta Agnoletto, alle ultime settimane di gravidanza, e dei due assessori che l’avevano difesa, Michele Gatti e Orietta Vanin.
Quello che è certo à che maniero non potrà pescare fra i consiglieri comunali visto che questi sono “contati”, cioè non ce ne sarebbero fra i non eletti per sostituire quelli a cui verranno assegnati i referati.
Un problema di tenuta politica della maggioranza grillina che costringerà il sindaco a guardare all’esterno dopo la bufera che ha investito l’amministrazione, per le accuse lanciate dall’assessore Agnoletto di essere stata allontanata perché incinta. Il primo cittadini vuol risolvere la situazione prima delle elezioni politiche di domenica prossima. Ma dove attingere se la nuova direttiva è quella di trovare gente che fa l’assessore a tempo pieno? Tanto più che lo stesso sindaco aveva adottato come giustificazione ufficiale per la cacciata dei suoi tre assessori la storia della necessità di avere solo ed esclusivamente assessori a tempo pieno. Se ciò non avvenisse la débacle per Maniero sarebbe totale. Il rischio è che a Mira l’elettorato punisca pesantemente il Movimento 5 Stelle per la condotta degli ultimi giorni anche nella competizione per il Parlamento.
Resta alta intanto la tensione anche con i dipendenti comunali che ieri hanno proclamato lo stato di agitazione. I dipendenti accusano il sindaco di non mantenere le promesse in tema di ripartizione dei fondi ad hoc. I sindacati studieranno nei prossimi giorni azioni di lotta appropriate che non escludono l’astensione dal lavoro.
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