Mangiare? L’ultima tendenza è il social eating

Claudio e Alessandra aprono l’arruolamento dei commensali su Facebook. «È un buon modo per andare a cena fuori e cercare nuove amicizie»

MIRANO. L’invito a cena diventa social. A Mirano parte l’esperimento: mangiare a casa di un perfetto sconosciuto con altri sconosciuti. O quasi, visto che la città non è poi così grande. L’ultima tendenza si chiama “social eating” e rappresenta la nuova frontiera del mangiare fuori, ma non al ristorante: nato in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, si sta ora affermando anche in Italia. A Mirano parte su iniziativa di una coppia di cittadini, Claudio e Alessandra, che nei giorni scorsi hanno aperto l’arruolamento dei commensali su Facebook e, visto il successo, la novità promette di essere replicata presto anche in altri comuni vicini. «Si va a casa di qualcuno, per incontrare persone nuove, sperimentare nuovi piatti e nuovi modi di stare insieme», spiegano i due promotori, «da soli, con gli amici o in coppia, il tutto comunque organizzato via internet». La pagina Facebook, in questo caso, serve non solo per promuovere l’iniziativa, ma anche per organizzare gli incontri: si raccolgono le adesioni, si forma un calendario delle cene social e si riceve l’invito con l’ora e l’indirizzo dove presentarsi. Il resto è cortesia e buone maniere: basta magari portare una bottiglia di vino, al resto ci pensa la famiglia ospitante. A tavola ci si conosce e se l’ambiente e i commensali sono di gradimento può anche nascere un’amicizia o, chissà, qualcosa di più. All’estero, dove il social eating ha già ottenuto un discreto successo, qualcuno ha perfino trovato lavoro, visto che non di rado a tavola nascono non solo relazioni, ma anche collaborazioni. E poi è un buon motivo per chi è solo, vorrebbe uscire, conoscere nuove persone, nuove realtà e nuovi modi di cucinare, provando nuovi piatti. Toccherà probabilmente proprio a Claudio e Alessandra dare il “la” all’iniziativa: i due coniugi stanno già predisponendo la loro sala da pranzo per il primo invito e il gruppo da loro creato, “Mirano social eating”, annovera già qualche decina di curiosi pronti a sedersi a tavola e mettersi ai fornelli a loro volta. «In tempo di crisi», spiegano i due primi social-eater miranesi, «crediamo che sia anche un buon modo per andare a cena fuori e provare piatti nuovi senza svenarsi. Nella maggior parte dei casi, infatti, si paga solo un contributo spese. In tutto ciò non neghiamo possa esserci anche un’esigenza economica, ma più di tutto vale l’amore per la buona tavola e la voglia di socializzare, partendo dalle nuove tecnologie, ma arrivando a passare del tempo vero insieme».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia